Anche Spotify si lancia all’inseguimento del nuovo trend lanciato da Clubhouse: la società ha acquisito un’app di terze parti in cui è possibile parlare in tempo reale di sport, e la mossa sembra proprio suggerire l’arrivo dei “live audio” anche sull’applicazione di musica
Il fenomeno Clubhouse continua a riscuotere successo mediatico, e soprattutto continua a ricevere concorrenza da parte di tutti i principali social network e non solo. E’ soltanto di qualche tempo fa la notizia dell’arrivo di stanze dedicate a conversazioni vocali su Twitter, ma è soltanto un esempio: anche Facebook starebbe pensando a qualcosa di simile.
E’ molto probabile che questa “nuova” modalità di conversare attraverso social e app possa ben presto diventare il nuovo standard, andando ad affiancarsi alle storiche chat testuali o tramite immagini e video. Clubhouse, dal canto suo, è riuscita a tutti gli effetti a lanciare un nuovo trend in grado di dare un autentico scossone al mercato.
In tal senso, anche Spotify potrebbe ben presto accodarsi al trend e introdurre qualcosa di molto simile.
Spotify: in arrivo i “live audio”? Alcune mosse della società lo suggeriscono
Ebbene sì: come appena citato, anche la celebre app per l’ascolto di musica in streaming Spotify potrebbe ben presto accodarsi al nuovo trend delle conversazioni vocali, introducendo una funzionalità molto simile a quella già vista su Clubhouse. Alla funzionalità è stato dato per adesso il nome generico di “live audio”, tuttavia non è noto quale potrà essere il nome ufficiale (ad esempio come “Spaces” per Twitter)
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A suggerire l’arrivo della feature è una particolare acquisizione portata a termine dalla società a capo di Spotify: a quanto pare l’azienda ha acquisito Betty Labs, società che ha sviluppato Locker Room, un’app che consente agli iscritti di parlare in tempo reale di sport. Secondo quanto riportato da alcune fonti Spotify si appoggerà a questa società per la creazione del proprio compartimento dedicato alle chat vocali.
Il sito The Verge, principale fonte ad aver elencato i dettagli dell’acquisizione sopra citati, riporta una ulteriore notizia: Spotify vedrebbe tale opzione come un’importante opportunità per i creator che desiderano entrare in contatto diretto con i propri fan: pensiamo ad esempio a cantautori che vogliono presentare in anteprima un disco, oppure un singolo.
I precedenti: i podcast sull’app di musica
Qualcosa di “simile” a dire il vero si è già ampiamente visto nell’applicazione di musica in streaming e stiamo parlando dei podcast. Spotify, anzi, è stata un’autentica pioniera di questa tipologia di contenuti: si tratta di brevi o lunghe “puntate” dove un content creator parla di determinati argomenti, e sono riascoltabili a piacimento, dato che vengono salvate in vere e proprie playlist.
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I dati sui podcast lasciano ben sperare anche in ottica dei “live audio” sopra descritti: gli utenti ascoltano di più i podcast su Spotify rispetto ad Apple Podcasts. Secondo alcuni analisti, quest’anno saranno 28.2 milioni gli utenti ad affidarsi a Spotify rispetto ai 28 prospettati per Apple Podcasts.