TikTok, ecco i booktoker: influencer che fanno impennare le vendite dei libri

Su TikTok spopolano i video dei cosiddetti booktoker: giovani influencer che con campagne spontanee sono in grado di generare un’impennata nella vendita dei libri

tiktok booktoker libri
I booktoker: una possibile risorsa per le case editrici? – MeteoWeek.com

Si sa, i social network possono rivelarsi un’ottima soluzione per vendere i propri prodotti e promuovere il proprio brand. Ma, a volte, tutto ciò può anche nascere casualmente: è il caso dei cosiddetti booktoker, ovvero giovani utenti di TikTok che, realizzando brevi video-recensioni di libri, causano un’improvvisa impennata nella vendita di essi. Solitamente, queste clip sono registrate e pubblicate sul celebre social network da utenti under 25, che si “travestono” da critici, generando delle vere e proprie campagne spontanee.

Naturalmente, più sono i seguaci, più un video può attirare l’attenzione: ecco perché, in genere, i booktoker sono considerati gli “influencer dei libri“. Di questo fenomeno si è iniziato a parlare lo scorso agosto, quando gli addetti alle vendite di Ecco – marchio editoriale newyorkese del gruppo HarperCollins – hanno visto schizzare in alto le vendite di un libro pubblicato 8 anni prima. Ben 10.000 copie al giorno negli Stati Uniti: un numero sorprendente, che ha portato i vertici di Ecco ad indagare sul perché di questo “miracolo”. E il motivo era appunto nascosto in un luogo sconosciuto a molti critici letterari, ovvero TikTok.

Infatti, The Song of Achilles, romanzo del 2012 della scrittrice Madeline Miller era finito in una lista di “libri che vi faranno piangere”, pubblicata l’8 agosto dalla diciottenne californiana Selene Velez (nota come @moongirlreads_), che su TikTok conta circa 134.000 seguaci. Una campagna promozionale spontanea e – ovviamente – a quel tempo involontaria: fatto sta che l’algoritmo di TikTok ha mostrato il video a ben 6 milioni di utenti in pochi giorni.

LEGGI ANCHE: Su TikTok spopola GeoGuessr, il quiz geografico basato su Street View

TikTok e i booktoker: un fenomeno nato per caso e in grande crescita

tiktok booktoker libri
Uno dei libri consigliati dalla booktoker diciottenne Selene Velez, nota su TikTok come @moongirlreads_ – MeteoWeek.com

Dati alla mano, nell’agosto 2020 The Song of Achilles ha venduto 9 volte tanto il suo periodo migliore. Da quel momento, questo fenomeno nato quasi per caso è in crescita esponenziale: come riportato dal Corriere della Sera, ad oggi le video-recensioni accompagnate dall’hashtag #booktok corrispondono a video visti complessivamente 5,7 miliardi di volte, mentre #booktokitalia e #booktokita rimandano a video visti in totale quasi 28 milioni di volte.

Su TikTok i booktoker sono ormai moltissimi, e si occupano di libri per scelta e passione. Un esempio è Federico Rognoni, meglio noto come @ronisbooks e che su TikTok conta oltre 250.000 seguaci. Egli è ben a conoscenza del fatto che i contenuti da lui proposti non sono quelli che vanno per la maggiore, ma sa che il mezzo offre ugualmente grandi opportunità: “Si chiama influencer marketing, ed è fortissimo”, afferma. “I libri piacciono perché l’audience è di ragazzi sotto i 25 anni, che non vedono l’ora di sperimentare un approccio alla lettura diverso da quello che viene loro imposto a scuola”. Alla fine, è riuscito a rendere questa sua passione un lavoro: legge saggi di storia, economia, marketing e così via per poi “portarli” su TikTok, come da lui stesso confermato: “È il mio lavoro, io porto marchi e personaggi di vario tipo su TikTok per fare questo: marketing”.

LEGGI ANCHE: Influencer motociclista smascherata: è un cinquantenne che usa FaceApp

Va specificato che la maggior parte dei video dei booktoker è spontanea e soprattutto gratuita, ovvero non è frutto di un accordo a pagamento con le case editrici. Anzi, le principali case editrici italiane su TikTok sono assenti, come confermato dallo stesso Rognoni: “L’Italia in questi trend è in ritardo di oltre un semestre rispetto agli Stati Uniti, in genere. Ma il potenziale di TikTok è sempre più chiaro alle aziende, quindi non tarderanno”. E dati i risultati, sarebbe meglio per loro.