Negli Stati Uniti un modder ha elaborato un sistema per minare Bitcoin con un vecchio Game Boy. Ma la velocità è così bassa che per minarne uno occorrono ben due milioni di miliardi di anni
In tutto il mondo è ormai “Bitcoin mania”: la criptovaluta più famosa al mondo continua a raggiungere valori storici e, da qualche giorno, gli investitori statunitensi possono addirittura utilizzarla per acquistare una Tesla. In molti vorrebbero “mettere le mani” anche soltanto su una sola unità di BTC, ma ottenerla è più complicato di quanto si pensi. Infatti, per minare Bitcoin occorrono i cosiddetti minatori ASIC, ovvero una serie di costosissime apparecchiature informatiche progettate proprio a tal fine. Insomma, è un compito arduo, che richiede un investimento iniziale molto importante.
Eppure, c’è chi ha provato a fare ciò con una spesa minima, senza acquistare alcuna scheda grafica o supercomputer. Si, perché lo youtuber statunitense “stacksmashing” ha trovato una soluzione per minare Bitcoin con il proprio vecchio Game Boy Nintendo. E ce l’ha fatta, anche se – può sembrare un controsenso – non ce la farà mai. Ecco perché.
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Per rendere tutto ciò realtà, lo youtuber ha creato una “mod”, utilizzando un Raspberry Pi Pico (una board da pochi euro), necessaria per permettere al Game Boy di comunicare con il mondo moderno e collegarsi alla rete di mining. Il collegamento è stato possibile modificando il Nintendo Game Link Cable, pensato per collegare più Game Boy e giocare in multiplayer. Con le dovute modifiche, l’iconica console portatile Nintendo è quindi riuscita a collegarsi al nodo Bitcoin e da lì al network, per unirsi ai milioni di altri “picconatori” alla ricerca di fortuna. Ma qui arriva la brutta sorpresa: la potenza computazionale raggiunta dal piccolo Game Boy è stata pari a 0,8 hashes per secondo.
Un valore ridicolo, considerando che alcuni dei minatori ASIC più veloci vanno 125 trilioni di volte più velocemente, ovvero a circa 100 terahash al secondo. Insomma, è come scolpire la roccia con una matita. Ma d’altronde non ci si poteva aspettare granché dalla mitica console portatile di Nintendo, lanciata sul mercato ben 20 anni prima del Bitcoin (1989 / 2009). Curiosamente, anche il chip che fa da ponte tra console e rete è più potente del Game Boy stesso e del suo processore Sharp LR35902 a 8 bit con frequenza di 4,19 Mhz.
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Vi chiederete: quanto tempo ci vorrà per estrarre un Bitcoin in questo modo? Servirà pazienza e il dono della vita eterna: a fine video, secondo quanto calcolato dallo stesso youtuber, per ottenere un BTC basteranno appena due milioni di miliardi di anni. Su Twitter, stackmashing ha scherzato riguardo la lentezza del suo metodo di estrazione scrivendo: “È senza dubbio il minatore (di Bitcoin, n.d.r.) più lento di cui abbia mai sentito parlare. Ma ne hai sentito parlare!”
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