Più passa il tempo, più il Bitcoin riceve notorietà e fa la fortuna dei coraggiosi investitori. La strada del “dilemma Bitcoin” però si fa sempre più importante: è soltanto una moneta speculativa o potrà essere effettivamente la valuta del futuro?
In questi ultimi mesi si è fatto un gran vociferare sulle cryptomonete come ottimo metodo per investire e guadagnare denaro. Per chi non sapesse di cosa si tratta, le cryptomonete sono monete virtuali, che non vengono scambiate in maniera fisica come il denaro “tradizionale”, e vengono conservate all’interno di portafogli digitali.
Di cryptomonete ne esistono svariate, ma la più nota è il Bitcoin. Di recente Elon Musk, a capo di Tesla, ha investito notevole denaro sul Bitcoin facendolo volare in borsa. Proprio Musk è uno dei pionieri delle cryptovalute, e spesso tramite il suo profilo Twitter lancia suggerimenti su investimenti in cryptovalute.
In ogni caso, molti si chiedono quale potrà essere il futuro del Bitcoin. Se è vero che alcuni grandi investitori suggeriscono di puntare su questo particolare mercato, è vero che altri, come Bill Gates, suggeriscono di evitare questo tipo di investimenti qualora si disponga di poco denaro. Qual è la verità? Il Bitcoin è soltanto in una grande bolla speculativa, destinata ad esplodere, o rappresenta la vera moneta del futuro con cui effettueremo i nostri pagamenti?
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Bitcoin: le previsioni del Citi
In tal senso una prima risposta proviene dal Citi, multinazionale statunitense a capo di svariate banche di investimento, che ha azzardato alcune previsioni sulla cryptovaluta più famosa al mondo. Il Citi in particolare ha stimato che le prossime manovre di mercato della cryptovaluta saranno decisive: decisive o per affermare il BTC come mezzo monetario del futuro, o per smentirne la reale efficacia spingendo l’asset verso l’esplosione di una grande bolla speculativa.
Tutto ciò avverrebbe a seguito di un periodo estremamente positivo per la cryptomoneta, che ha vissuto un ripido incremento di valore per tutto il corso del 2020, diventando una moneta volatile negli ultimi due mesi.
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I motivi per il possibile successo (o insuccesso)
I prossimi mesi, dunque, a detta degli analisti saranno decisivi per il Bitcoin. Ma quali saranno i motivi per la definitiva consacrazione o il possibile insuccesso? Per quanto riguarda la possibile consacrazione, tutto dipenderà dal grande endorsement ricevuto dalla cryptovaluta, ossia quello dei grandi investitori, dalle banche nazionali e soprattutto internazionali, dagli hedge fund e da tutti gli attori in scena su questo particolare segmento di mercato.
Un possibile insuccesso, o comunque una possibile grande frenata, potrebbe derivare dalle possibili regolamentazioni da parte degli enti internazionali (già Ursula von der Leyen ha suggerito la necessità di regolamentare la cryptovaluta, dato il suo incessante cammino nel mercato monetario), oppure la stessa volatilità di cui la moneta è già stata partecipe negli ultimi tempi: la volatilità renderebbe il Bitcoin (e qualsiasi altra moneta virtuale) un mezzo di pagamento non affidabile e non “standardizzabile”.
