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Wikipedia lavora per aggiornare la sua piattaforma ed inserire contenuti (a pagamento) dai Bigtech

Wikipedia lancia Enterprise e tenta di monetizzare offrendo voci su misura i big della Rete. Obiettivo: aumentare le versioni e dare stabilità al progetto.

Gli accordi con Wikipedia – MeteoWeek.com

Wikipedia vuole provare a monetizzare l’importanza fondamentale della pagina per i grandi colossi tecnologici, soprattutto quelli attivi nel campo degli assistenti virtuali all’informazione.

Software come Siri, Google Assistant o Alexa usano regolarmente l’Enciclopedia Libera come fonte attendibile di informazioni, e citano direttamente articoli come risposte a domande poste dagli utenti.

Basti pensare a quando si fanno le domande a questi tre aiutanti vocali: le loro informazioni vengono sempre prese da Wikipedia.

Quello degli assistenti è naturalmente solo un esempio, ma ci sono molte altre casistiche di questo tipo, come ad esempio se pensiamo allo stesso motore di ricerca Google, che mostra snippet e link rilevanti per le definizioni quando si cercano film, nomi di attori, luoghi geografici e tantissime altre tipologie di contenuto.

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Wikipedia e le grandi aziende

Negli anni, il rapporto tra Wikipedia e le grandi aziende che si occupano di tecnologia ha beneficiato entrambe le parti, beninteso: Wikipedia ha incrementato enormemente la propria reputazione e popolarità, e Google e compagnia sono riusciti a rendere i loro servizi più utili e informativi per i propri utenti.

Tuttavia, solo una delle due parti ci ha guadagnato concretamente, mentre Wikipedia continua a fare affidamento su donazioni e volontari.

Come si cambia tutto ciò?

Wikipedia Enterprise sarà la creatura del futuro.

E i colloqui iniziali danno l’idea di quelli che potrebbero essere i primi clienti: Google (con cui Wikipedia cresce a braccetto da vent’anni), Amazon, Facebook ed Apple.

L’offerta potrebbe essere lanciata alla fine dell’anno e consisterà in nuove opzioni alle società che usano i contenuti dell’enciclopedia con finalità di lucro.

Il business model ideato da Wikipedia sembra, almeno sulla carta, una soluzione molto furba per mantenere Wikipedia libera e accessibile a tutti (Big Tech incluse) esattamente com’è ora, offrendo al tempo stesso un valore aggiunto per le aziende molto allettante.

Il fatto è che per far sì che Google, Assistant e tutti gli altri servizi possano usare le informazioni contenute in Wikipedia è necessaria un’enorme mole di lavoro “dietro le quinte” di formattazione, riordino e “traduzione”.

In termini tecnici dovrebbe trattarsi di una versione premium delle Api (application programming interface): invece di dover raccogliere i dati dalle singole voci e doverli “ripulire” per adattarli ai propri servizi, i clienti potrebbero ottenere da Wikipedia Enterprise pacchetti di contenuti già pronti, aggiornati e formattati a dovere oppure nuove modalità di pubblicazione, nuovi formati, insomma un arricchimento in termini di elasticità e versatilità delle Api che invece rimarranno gratuite, con un cosiddetto “data dump” bisettimanale.

Tradotto: contenuti disponibili più rapidamente e meglio organizzati, senza che quel lavoro debba farlo qualcuno internamente o debba occuparsene un sistema ad hoc.

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Gli accordi sono già firmati?

Wikipedia a pagamento? – MeteoWeek.com

Gli accordi con i primi, grandi clienti potrebbero essere firmati a giugno: “È la prima volta che la fondazione ha riconosciuto che gli utenti commerciali sono anche essi utenti del nostro servizio” spiega Lane Becker, senior director che si è occupato del progetto con un piccolo team di esperti ” sappiamo che sono lì fuori ma non li abbiamo mai trattati come una base di utenti”.

Insomma, è il momento di provare a capire se siano disponibili a pagare per un prodotto che, per dimensioni e diffusione, è diventato insostituibile perfino per giganti che sembrerebbero più insostituibili di qualsiasi altra cosa, sul web: Google.

“Tutte le piattaforme hanno dei team dedicati alla gestione dei contenuti da Wikipedia, team molto nutriti”  aggiunge Becker a Wired Us, aggiungendo che far parlare i diversi contenuti tra loro richiede “molto lavoro di basso livello, pulizia e gestione, un lavoro molto costoso”.

Nei prossimi due mesi, l’organizzazione sonderà le reazioni delle migliaia di volontari che si occupano in prima persona di costruire Wikipedia.

Wikipedia richiede decine di milioni di dollari l’anno (la cifra è in costante crescita, e nel 2019 si è arrivati molto vicini a quota 100 milioni) per rimanere operativa ai livelli a cui siamo abituati.

Ecco perché se andiamo ora sulla pagina di Wikipedia, troviamo un piccolo riassunto in blu, di quello che sta succedendo.

La maggioranza di questo denaro viene raccolta attraverso le donazioni degli utenti e dei fondi più grossi.

I dirigenti dell’organizzazione non si aspettano che il servizio Enterprise le eliminerà del tutto, anzi: prevede che rimarranno la fonte di sostentamento principale per mandare avanti una azienda grande e importante quanto Wikipedia.

Ma un contratto regolare permetterà di definire meglio il rapporto tra Big Tech e Wikipedia, e anche a mettere nero su bianco che “le società estraggono valore da contenuti creati da volontari ed è giusto che diano qualcosa in cambio“.

Alessandra Costagliola

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Alessandra Costagliola
Tags: wikipedia

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