Si avvicina il momento temuto: non si potrà più condividere l’account Netflix con persone al di fuori del proprio nucleo famigliare.
Basta password condivise con amici e familiari, al di fuori della stessa casa, su Netflix.
Il colosso dello streaming vuole porre un freno alle molte condivisioni di password che consentono, effettuando e pagando un solo account, di far vedere contenuti a un numero maggiore di persone.
Quindi scordatevi di pagare ogni mese l’amico che ha fatto domanda per Netflix: non funzionerà più.
In pratica se non si vive nello stesso domicilio non si potrà usufruire dei contenuti presenti sulla piattaforma.
Questo vale anche per i genitori che non vivono sotto lo stesso tetto del figlio: se non si è presenti e non si usa la stessa porta di internet, non si potrà usufruire di un solo account.
La scelta di Netflix
Il colosso dello streaming sta infatti testando una nuova funzionalità pensata per verificare che chi sta utilizzando un determinato profilo ne sia l’effettivo proprietario.
Il sistema di verifica prevede l’invio di un codice all’indirizzo email o al numero di telefono associati a chi ha sottoscritto l’abbonamento, per poter continuare a usufruire del servizio sulla piattaforma streaming.
In pratica ogni volta che si accede alla piattaforma viene inviato un codice da inserire sulla mail o sul numero di telefono, se non li si possiedono non sarà possibile vedere i contenuti e si resterà fuori.
In realtà in questo modo basterà farsi inviare il codice dal diretto interessato, per questo Netflix ha specificato che la misura è stata pensata genericamente per “impedire accessi non autorizzati.”
Leggi Anche:
Per ora, comunque, non sono stati specificati né i tempi né i Paesi dove hanno luogo i test. I motivi di questa novità nel funzionamento del portale di streaming sarebbero legati sia al business sia alla sicurezza.
Sul primo fronte basti pensare che, nel 2019, la pirateria e le password condivise sono costate 9 miliardi di dollari a servizi come Netflix, Hulu e Disney+.
Sul secondo va detto che la richiesta di un codice di verifica renderebbe più difficile compromettere un account da parte di un hacker, anche nel caso in cui avesse scoperto la password del legittimo proprietario.
Quando la condivisione password è legittima
Per quanto riguarda la condivisione delle password sappiamo, per esempio, che esiste nel servizio di streaming l’abbonamento Premium, che permette di avere un account formato famiglia.
In questo caso la condivisione delle credenziali è legittima, anche se nelle condizioni di servizio viene specificato che il servizio Netflix e qualsiasi contenuto visualizzato attraverso il servizio “sono destinati esclusivamente ad un uso personale e non commerciale” e che possono essere condivisi solo da chi appartiene al nucleo domestico.
E come funziona in questi casi? Purtroppo ancora non si sa.
Nel 2016 lo stesso Reed Hastings, Ceo di Netflix, era consapevole che la condivisione avvenisse anche al di fuori: si pensi alle famiglie in cui i figli vivono in altre città o in altri Paesi.