Elettrostimolatori: sì o no? il grande dilemma degli sportivi che si chiedono da anni se funzionano davvero. Scopriamo insieme le loro caratteristiche.
Da anni veniamo bombardati da pubblicità ingannevoli, pillole dimagranti giorno e notte (e qui parte la canzoncina che tutti conosciamo), frullati di erbe che sostituiscono i pasti promettendo un dimagrimento rapido (eh bè..) e bustini da tenere tutto il giorno per sfidare i fianchi.
In questa categoria però, alcuni mettono anche gli elettrostimolatori, senza sapere cosa siano in realtà.
Servono davvero per dimagrire e scolpire il corpo, stando sul divano? O sono un’aiuto in più dopo un allenamento?
Scopriamo insieme prima di tutto, cosa sono.
Cosa sono gli elettrostimolatori
Gli elettrostimolatori sono degli strumenti molto usati per le riabilitazioni sportive e in grado di aiutare la tonificazione muscolare.
Nati come ausilio per gli atleti, oggi non sono assolutamente solo una loro esclusiva, anzi; rappresentano un valido aiuto per tutti gli amanti dell’attività fisica che desiderano eliminare le contratture dopo un allenamento intenso, rafforzare e tonificare la muscolatura.
Gli elettrostimolatori sono costituiti da un piccolo generatore di corrente elettrica a bassa intensità: questo è collegato a degli elettrodi che svolgono l’importante ruolo di stimolare, per l’appunto, i muscoli.
Lo scopo degli elettrostimolatori è quello di velocizzare la ripresa che attraverso il corretto posizionamento degli elettrodi, manda degli impulsi elettrici che colpiscono le fasce muscolari desiderate. Un passo molto importante che ha portato a ottimi risultati nel tempo.
Ma anche nel campo estetico vengono utilizzati per migliorare non solo la tonicità ma anche per combattere la cellulite e migliorare la lipofisi.
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Il paradosso degli elettrostimolatori
Ma gli elettrostimolatori servono davvero a rassodare la pancia?
In realtà gli elettrostimolatori sono utilizzati per la riabilitazione medica per “svegliare” i muscoli atrofizzati, rendono quindi i muscoli attivi attraverso delle piccole contrazioni muscolari indotte da scosse elettriche a bassa intensità.
Sono perfetti dopo u allenamento pesante, proprio perché tendono a stimolare una specie di massaggio al muscolo indolenzito.
L’addome perfetto e muscoloso che vediamo in tv secondo alcune ricerche non può essere il risultato di un elettrostimolazione, perchè per ottenere tali risultati la stimolazione sarebbe molto dolorosa.
In una persona totalmente sedentaria qualsiasi stimolazione elettrica ai muscoli può dare qualche risultato, ma sicuramente non quello promesso dalla pubblicità che si può ottenere in modo meno doloroso attraverso i crunch e purtroppo non stando comodamente sdraiati a guardare Netflix.
Ricordiamo però che l’utilizzo dell’elettrostimolatore nell’allenamento della forza dovrebbe essere introdotto gradualmente ed associato alla fase di movimento in cui avviene un reclutamento massimale delle fibre muscolari.
L’importanza post infortunio
L’ambito in cui l’elettrostimolazione può essere molto utile riguarda la riabilitazione dopo infortuni. In questo caso, già durante il periodo post-lesione, dove il dolore e l’inibizione muscolare artrogenica possono impedire il reclutamento volontario delle fibre muscolari, l’elettrostimolazione può bypassare questi problemi permettendo un periodico reclutamento, seppur ridotto, delle fibre, che permette di limitare l’ipotrofia e ridurre i tempi di recupero.
E’ però obbligatorio affidarsi sempre ad un fisioterapista preparato ed evitare il “fai da te”, questo per ridurre al minimo i tempi di recupero ed evitare che il problema possa presentarsi successivamente, agendo anche sulle cause.