Nella pandemia per Covid, nessuno ha parlato della possibilità concreta di essere rimborsato da Sky. Ma perché? Ve lo spieghiamo nell’articolo.
L’Antitrust ha irrogato a Sky sanzioni per 2 milioni di euro per aver adottato tre pratiche commerciali scorrette nei confronti dei clienti titolari dei pacchetti di abbonamento pay tv «Sky Calcio» e «Sky Sport».
Ma perchè?
Come ricorderete tutti, l’anno scorso in questo mese, si sentivano le prime notizie dei contagi in Italia di Coronavirus, e a breve il 9 marzo avrebbe chiuso tutto, con l’inizio del lockdown.
Quindi scuole, uffici, cinema, teatri… e stadi.
Soprattutto sport di contatto come calcio, rugby, basket, football. Tutte categorie che Sky Sport tratta da sempre.
I pezzi del puzzle si sono trovati: se Sky Sport si occupa dello sport appunto, e il Covid-19 l’ha interrotto, l’abbonato non vede niente, e quindi perchè dovrebbe pagare qualcosa che non viene trasmesso?
Ovviamente la questione era salita ai vertici già dal primo giorno di stop, non avendo avuto tempo precedente per prepararsi.
Da qui era nata l’iniziativa di offrire uno sconto o meglio la possibilità di attivare uno sconto di 7,60 euro al mese a pacchetto per i clienti Sky Calcio o Sky Sport, per un totale di 15,20 euro al mese se li si aveva entrambi.
Lo sconto poteva essere richiesto fino a fine maggio 2020 dall’app Fai da te o sulla pagina web omonima, entrambe deputate alla gestione dell’abbonamento.
E sono proprio questi elementi ad aver attivato l’Antitrust che ha sanzionato Sky per 2 milioni di euro per «pratiche commerciali scorrette».
I punti della sanzione sono tre.
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3. L’ultimo punto è la procedura della richiesta. “Sky ha imposto ostacoli onerosi e sproporzionati alla fruizione dello “Sconto Coronavirus” da parte dei clienti interessati“, scrive l’Agcom. Si riferisce alla possibilità di richiederlo solo per via digitale tramite la pagina Fai da te. Una procedura vessata da “problemi di funzionamento che hanno rallentato e complicato la richiesta dello sconto“.
Stando l’Antitrust quindi Sky avrebbe dovuto prevedere sin dall’inizio e per tutti i clienti una via alternativa.
Come accaduto all’estero. Lo afferma il Codacons, secondo cui “la vicenda nasce da un nostro dettagliato esposto in cui denunciavamo la pratica scorretta di Sky che, lasciando intendere al consumatore come il pacchetto calcio comprendesse tutte le partite di serie A, modificava le scelte economiche degli utenti”.
“Ora – sottolinea il presidente Carlo Rienzi – al Codacons la multa Antitrust non basta: Sky deve rimborsare tutti coloro che hanno sottoscritto l’abbonamento calcio restituendo ai propri clienti quanto pagato, alla luce della decisione dell’Autorità. Se questo non avverrà, il Codacons è pronto a intentare una causa risarcitoria collettiva contro la società per conto di tutti quelli che hanno acquistato l’abbonamento calcio per il campionato 2018-2019“.
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