Prima lancia un ultimo post e poi si suicida: ultima “vittima” di TikTok

“Vi sto infastidendo, ecco il mio ultimo post” e poi si toglie la vita: TikTok fa un’altra “vittima”, 18 anni, soffriva di depressione.

Dee, ultima vittima di TikTok – MeteoWeek.com

La giovane americana Dazhariaa Quint Noyes, nota come Dee, aveva postato l’ultimo video lunedì scorso, come ultimo saluto al mondo.

Dazhariaa Quint Noyes, meglio nota come Dee, giovane star di TikTok è morta suicida. L’adolescente nata a Baton Rouge, in Louisiana, aveva quasi 100.000 follower su Instagram, oltre a un canale YouTube chiamato bxbygirldee dove tentava sfide virali.

I fan hanno reso omaggio a Dee sul suo account TikTok da 1,5 milioni di follower.

L’avviso dei genitori ai fan di Dee

TikTok ancora nella bufera a causa di un suicidio, purtroppo non è la prima volta e si teme neanche l’ultima.

Dazhariaa Quint Noyes, nota star del social network cinese, si è infatti tolta la vita dopo aver pubblicato un video finale, all’età di 18 anni.

A confermare la morte sono stati i genitori, anch’essi con un post su Facebook

Il padre di Dee, Raheem Alla, ha condiviso un montaggio di foto di sua figlia con TikTok, ringraziando tutti per il loro “amore e sostegno. Sfortunatamente, lei non è più con noi ed è andata in un posto migliore“, ha scritto il padre.

Con un post su Facebook della giovane influencer, anche la madre ha confermato che la ragazza, 18 anni, si è tolta la vita impiccandosi.


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L’ultimo post di Dee, prima del suicidio

L’ultimo post di Dee – MeteoWeek.com

Dee aveva pubblicato un video sulla sua storia di Instagram questo lunedì, descrivendolo come il suo ultimo post.

Il video mostravano la ragazza che cantava e ballava prima di scrivere: “Ok, so che vi sto infastidendo, questo è il mio ultimo post“.

Il padre ha aggiunto: “Voglio solo stringerti di nuovo, mia piccola.

Ora torno a casa e tu non sarai più lì ad aspettarmi. Devo lasciarti volare con gli angeli. Eri la mia piccola migliore amica e non ero preparato in alcun modo a seppellirti. Eri così felice“. Evidentemente non era così. Dazhariaa infatti soffriva di depressione.

Sul sito di raccolta fondi GoFundMe, c’è il messaggio del padre:

“Vorrei solo che mi avesse parlato del suo dolore e dei suoi pensieri sul suicidio. Devo lasciarti volare con gli angeli, papà ti ama. Voglio solo stringerti di nuovo, mia piccola.”

La madre di Noyes, Jennifer Shaffer, le ha reso omaggio scrivendo:

“Sono distrutta, non riesco a crederci, vorrei che dicessi che è uno scherzo, ma non lo è.”

Dopo la morte della giovane influncer, i fan hanno inondato i profili social con messaggi di cordoglio. “RIP dolce bella ragazza. Grazie per aver condiviso la tua vita con noi“, ha detto Leila, utente di TikTok.

Non è un caso isolato

TikTok sotto accusa – MeteoWeek.com

Un ragazzo di 17 anni è morto in Pakistan travolto da un treno mentre stava realizzando un video da postare su TitTok.

L’incidente è avvenuto a Rawalpindi, dove il giovane, Hamza Naveed, è stato investito dal convoglio mentre un amico lo stava riprendendo con il cellulare lungo i binari mentre arrivava il convoglio.

Immediatamente soccorso, il ragazzo è morto durante il trasporto in ospedale.

Diversi giovani hanno perso la vita o sono rimasti feriti in Pakistan mentre facevano video da postare su TikTok e altri social media.

Il mese scorso una ragazza di 18 anni si è uccisa accidentalmente nella provincia meridionale di Sindh, mentre nella primavera dell’anno scorso un ventenne è morto anch’egli dopo essere stato investito da un treno a Karachi.

In Italia, la morte della bimba di 10 anni di Palermo, vittima probabilmente di una sfida su TikTok, la cui autopsia ha confermato che la piccola è morta per asfissia, proprio a causa di quella cintura stretta al collo, seguendo, come ipotizzano gli inquirenti , le regole di una challenge che sul social network assegna la vittoria a chi resiste di più senza respirare. Gli inquirenti stanno cercando di sbloccare il cellulare della bimba per capire se qualcuno la abbia spinta a partecipare al gioco.

E’ un’emergenza ormai globale, quella di raccontare la propria vita sui social, affidare a loro gli ultimi saluti, partecipare a sfide estreme.

Ci si chiede se sia davvero saggio, lasciare a dei minori piena libertà sui social.