Clubhouse è un nuovo social network basato interamente sui messaggi vocali. Al momento è usato solo da alcuni vip, tuttavia secondo alcuni raggiungerà ben presto la popolarità dei social più diffusi
Come per ogni applicazione o nuova startup, la fase di lancio si rivela sempre piuttosto complicata, o per meglio dire, complicata dal punto di vista della pubblicità che ci si può fare. Ogni social network ha iniziato la propria storia così, passando prima dalla silenziosità più assoluta e poi alla popolarità, man mano che gli utenti decidono di farne uso nel mondo.
Gli ideatori dei social network, peraltro, si stanno impegnando a cercare nuove idee per poter riuscire ad entrare in un mercato estremamente competitivo. Si è passati infatti dall’interazione come “piazza pubblica” di Facebook alla condivisione di immagini e fotografie personali su Instagram, fino al più recente TikTok con l’utilizzo massiccio di video brevi. Ora, è il turno dei messaggi vocali, alla base del nuovo social Clubhouse.
Fondato ad Aprile 2020 da Paul Davison e Rohan Seth, Clubhouse focalizza tutta l’esperienza degli utenti sull’utilizzo di messaggi vocali. Il social è così organizzato: una volta effettuato l’accesso, si nota subito la suddivisione in “stanze”, dentro le quali è possibile chiacchierare e conversare con altri utenti. La suddivisione in stanze funziona tramite un algoritmo che, in base alle ricerche effettuate dall’utente e ai suoi interessi, suggerisce di conseguenza le stanze più idonee per lui.
Naturalmente gli argomenti possibili sono a centinaia, e ve ne sono davvero per tutti i gusti. Va specificato che, per dovere di privacy, ogni conversazione non può essere condivisa all’esterno, registrata o salvata in alcun modo. Tutto ciò che viene detto resta all’interno del social.
Come per ogni altro social oltretutto Clubhouse prevede un futuro sistema di monetizzazione. I creatori stanno mettendo a punto un sistema basato su mance, abbonamenti ai canali personali e biglietti per accedere ad ogni singola stanza.
Allo stato attuale delle cose, Clubhouse è utilizzato per lo più da vip: alcuni tra i vip già iscritti sono Oprah Winfrey, Kevin Hart, Chris Rock, Drake e Ashton Kutcher. Secondo i creatori però il social avrebbe già raggiunto la quota di 2 milioni di utenti, verosimilmente per lo più negli Stati Uniti.
La valutazione “post-money” del social è di 1 miliardo di dollari e la compagnia è già stata finanziata dalla società di venture capital Andreessen Horowitz per due diverse tornate: 12 milioni di dollari lo scorso maggio, e altri 100 a metà Gennaio.
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In Italia Clubhouse è in fase di beta, ed è scaricabile soltanto su dispositivi iOS. L’accesso peraltro è consentito solo tramite invito di un utente già iscritto. Al momento non si sa quando potrà entrare del tutto in attività, arrivando anche su dispositivi Android e liberamente a tutti. Resta il fatto che l’idea è davvero molto valida: bisogna capire, però, se ci sono i presupposti per un futuro brillante in stile TikTok e Instagram.
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