Gli scienziati hanno studiato e “scoperto” il vetro liquido, un nuovo stato per il materiale estremamente diffuso in ambito tech. E le innovazioni nel settore potrebbero arrivare ben presto
In ambito tecnologico il vetro è uno dei materiali senz’altro più utilizzati. Dagli smartphone ai PC, fino alle componenti interne di console e altri dispositivi, si tratta di uno dei materiali più diffusi e al contempo più affascinanti nella filiera produttiva mondiale.
Il vetro infatti possiede delle caratteristiche davvero particolari. Ciò si manifestano soprattutto nel suo processo di solidificazione, in quanto il vetro non provoca la nascita di alcun cristallo e quando raggiunge lo status di solido non raggiunge una conformazione precisa, bensì totalmente casuale e disordinata. Insomma, è un materiale imprevedibile, al contempo affascinante e difficoltoso da studiare.
Nonostante questo però le applicazioni del vetro non si sprecano. In uno studio recente è stato infatti scoperto un nuovo status di materia del vetro, che potrebbe portare grande innovazione nel mondo della tecnologia.
Il vetro liquido: la scoperta dell’Università di Costanza
Lo studio proviene dall’Università di Costanza, in Germania, e suggerisce l’esistenza di un nuovo stato di materia: il vetro liquido. Partiamo subito dalla dichiarazione dei ricercatori che hanno ottenuto questo sorprendente risultato:
“Utilizzando un sistema modello che coinvolge sospensioni di colloidi ellissoidali su misura, i ricercatori hanno scoperto un nuovo stato del materiale, il vetro liquido, in cui le singole particelle sono in grado di muoversi ma non sono in grado di ruotare, un comportamento complesso che non era stato precedentemente osservato”.
In altre parole, gli studiosi hanno impiegato una particolare miscela, chiamata sospensione colloidale, che ha permesso di raggiungere questo stato molto particolare. La miscela chimica ha permesso agli studiosi di “prendere” ogni singola particella all’interno della sospensione, e di “stirarla” fino a raggiungere una forma prolungata e oblunga. Il risultato è che la miscela ha consentito di isolare il vetro liquido, che rappresenta uno stato della materia mai visto prima d’ora.
Nuove applicazioni del vetro all’orizzonte?
Il vetro liquido è prima di tutto una novità importante per il mondo della chimica e degli studi dei materiali, questo è ovvio. Un nuovo stato di materia rappresenta sempre un motivo di grande orgoglio per gli scienziati e porta sempre alla scoperta di nuove applicazioni.
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E proprio queste potrebbero diventare ben presto realtà. Alcuni suggeriscono un concreto utilizzo del vetro in forma liquida nei dispositivi informatici e tecnologici in generale. In realtà, però, è alquanto difficile immaginare questo panorama. Sembra piuttosto che lo studio della forma liquida del vetro possa portare nel prossimo futuro ad una maggiore comprensione della natura del vetro e quindi alla scoperta di nuove proprietà, spendibili nella tecnologia nel futuro.
Non ci resta che attendere ulteriori novità dal mondo scientifico in merito a questa nuova sensazionale scoperta.