Un’alternativa al sistema Android firmata Huawei. Ecco quali smartphone la supportano e di cosa si tratta.
Huawei propone finalmente di aderire al programma beta di HarmonyOS 2.0, l’alternativa al sistema operativo Android che l’azienda sta sviluppando dietro le quinte da quasi un anno a questa parte.Il 16 dicembre è uscita finalmente la beta.
Dopo i teaser ufficiali delle scorse ore e le numerose chiacchiere dei mesi passati, possiamo finalmente vederla all’opera in video a bordo di Huawei P40.
Secondo le prime immagini che ne traspaiono, l’esperienza generale non sembra discostarsi molto da quella dell’attuale EMUI 11. Per quanto sarebbe stato intrigante assistere ad un cambio radicale della UI, l’intento di Huawei è quello di proporre una transizione da EMUI ad HarmonyOS che non sia troppo di rottura, soprattutto per gli utenti meno esperti. Così facendo, il passaggio fra OS risulta più coerente sotto il profilo puramente grafico.
Cerchiamo di capire, allora, in cosa possa differenziarsi il nuovo sistema operativo che mira a sostituire Android e in cosa è diverso dal sistema originale.
L’obiettivo per il momento è soprattutto attrarre sviluppatori , senza i quali l’utilità del sistema operativo mobile rimarrà limitata.
Huawei afferma che HarmonyOS 2.0 viene fornito con “oltre 15.000 API”, quelle interfacce di programmazione che semplificano lo sviluppo delle applicazioni. Ma anche una nuova suite di sviluppo chiamata Huawei DevCo Studio IDE (nella versione 2.0 beta 3).
Le prime acquisizioni tramite l’emulatore della suite di sviluppo mostrano che il design di HarmonyOS 2.0 assomiglia (per non dire che è identico) a quello dell’overlay Android EMUI 11 . E le somiglianze non sono solo estetiche: le app sono codificate in Java e le strutture sono definite in file XML, proprio come su Android .
Attualmente possiamo trovare il nuovo sistema operative disponibile per questi smartphone, ovviamente firmati Huawei.
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Però, come ci consiglia direttamente l’azienda, non è consigliabile usufruire di questo programma per ora.
Questa prima versione interessa solo gli sviluppatori. Tuttavia, è ancora possibile tornare ad Android / EMUI 11 se lo si ha installato per errore o se non si è soddisfatti.
Se così fosse, tuttavia, l’operazione cancellerà tutti i file e le impostazioni. Se non si ha paura di questo, e si vuole comunque testare il sistema operativo su uno smartphone ad esso dedicato, seguire attentamente questi passaggi:
Per il momento, il codice sorgente di HarmonyOS 2.0 non è stato reso pubblico da Huawei . Abbastanza da promettere ore di esplorazione per gli hacker più assidui, con forse qualche scoperta da condividere con noi.
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