Il 5G fa parte di quelle nuove tecnologie Che rivoluzioneranno l’industria manifatturiera e con essa tutti gli equilibri in questo settore lavorativo. Parliamo della collaborazione che sta nascendo tra Ericsson, L’istituto The BioRobotics Il centro sistemi Zucchetti.
“Credo fermamente che l’Italia sia una nazione che accoglie le nuove tecnologie”, afferma Fabrizio Bernini, amministratore delegato di Centro Sistemi Zucchetti. “La robotica, come adesso che è ai suoi agli inizi, ha un valore importante per la società che gli italiani stanno già iniziando a sentire”.
La collaborazione fonde le conoscenze del cloud e delle comunicazioni di Ericsson, con la profonda conoscenza dei sistemi robotici di Zucchetti e The BioRobotics Institute. Unendo le loro competenze, i partner mirano a sviluppare robot per applicazioni industriali che possono essere controllati da qualsiasi parte del mondo e perfino muoversi in autonomia, interagendo con il loro ambiente in modo simile a quello umano, identificando gli ostacoli e cercando di evitarli in tempo reale.
I vantaggi sono numerosi. Robot con questo livello di intelligenza possono svolgere un maggior numero di compiti in un determinato processo di produzione. Ciò aumenterà la sicurezza, in particolare nei casi in cui sono coinvolte sostanze o situazioni pericolose. Forse la cosa che più mira a migliorare questa joint venture è la cosiddetta “produzione intelligente”, un’automazione che, per esempio, nel campo dell’agricoltura monitorando autonomamente la maggior parte dei processi di produzione da remoto, riducendo così al minimo la necessità di infrastrutture in loco e spese onerose.
Per rendere ciò possibile, “il cervello” di questi robot deve essere caricato nel cloud, al fine di potersi avvantaggiare della enorme potenza di calcolo che la nuvola possiede. I robot cloud di oggi sono già in grado di interagire con il loro ambiente e rispondere in ma per farlo con successo, è stata necessaria una connessione super veloce tra il robot e il cloud. Alcuni modelli “obsoleti” sono stati sviluppati utilizzando una connessione wireless 4G. Tuttavia, la bassa latenza e l’elevata larghezza di banda del 5G allargano i confini di ciò che è possibile; ed è proprio queste possibilità che Ericsson, Zucchetti Centro Sistemi e The BioRobotics Institute stanno esplorando. Ciò richiede lo sviluppo di un’architettura di sistema innovativa, che consenta ai robot di comunicare col cloud, e questo sarà possibile tramite l’infrastruttura di rete di Ericsson con il 5G al centro del progetto. Affinché i robot possano interagire sarà infatti necessario trasferire istantaneamente enormi quantità di informazioni, e con una latenza e una larghezza di banda ottime rispetto ad altre forme di connettività wireless, il 5G è la scelta perfetta.
Inoltre sarà possibile trasferire una quantità di dati estremamente maggiore per poter monitorare, analizzare e prevedere. Con l’obiettivo di raggiungere processi ottimizzati e una maggiore efficienza che consentono di implementare efficacemente la produzione in brevissimo tempo in base alle esigenze aziendali e di mercato.
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La maggiore consapevolezza acquisita tramite questi dati migliorerà l’utilizzo delle materie prime offrendo addirittura vantaggi ambientali. Le risorse, come l’acqua in agricoltura, possono essere utilizzate in modo più efficiente e volendo fare un altro esempio, il consumo di energia può essere ridotto. I partner stanno anche studiando come l’energia solare possa essere sfruttata a vantaggio dalle industrie per alimentare questi processi automatizzati riducendo ancora di più l’impatto ambientale.
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