Cosa fare se la batteria del proprio smartphone si scarica troppo velocemente. Ecco qualche trucco per preservarla a per scoprire quale applicazione la deteriora.
Inutile non ammettere che i nuovi smartphone hanno una batteria molto più “scarna” rispetto a quelli precedenti. Si scarica prima, troppo velocemente e in poco tempo dall’acquisto.
Del tutto normale: puoi aumentare la durata della batteria, ma il telefono si collega a internet, viene usato per ascoltare musica, per giocare, per videochiamare, il tutto 24 ore su 24. E ‘ comprensibile che la batteria non regga più come quella nei modelli vecchia dove si giocava a Snake e la durata della batteria si contava a giorni.
Senza contare la quantità di applicazioni che scarichiamo nel giro di un mese: in genere, 2 su 5 installano almeno 6 applicazioni ogni 4 settimane. Ed è proprio lì che risiede il problema.
Come ben sappiamo, le app consumano batteria come un pac-man che insegue i mostriciattoli per banchettare: in un attimo e con voracità.
Ecco l’elenco delle applicazioni con il più alto consumo di batteria.
Per tutti e due i sistemi, abbiamo tutte le app per lo streaming audio-video, come Netflix, Spotify Music, e quelle per la messaggistica istantanea con opzioni correlate per la gestione delle video chiamate, come Skype, Facebook Messenger e Whatsapp Messenger.
Queste, sia su Android che su iOS tendono a risucchiare la batteria in davvero pochissimo tempo. E, fatto curioso, sono quelle più usate dai consumatori. Comunque, sono quelle che maggiormente tendono a funzionare “battery low” su Android.
Nel caso in cui non si voglia procedere alla disinstallazione dei software, sappiate che esistono delle soluzioni applicative appositamente progettate per garantire una migliore gestione della batteria. Nello specifico, ad esempio, è possibile contare sulle versioni Lite di Facebook, Facebook Messenger e Twitter, mentre per Telegram esiste una versione Telegram X che introduce elementi visuali a fondo nero ed una minore richiesta di energia.
Per iOs poi, abbiamo:
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Oltre l’utilizzo delle app per monitorare lo stato della batteria,Wakelock Detector una soluzione gratuita certificata da Play Protect e liberamente prelevabile dallo store di Google, ci sono dei piccoli accorgimenti da utilizzare per preservare la carica dei vostri dispositivi.
Ovviamente il primo consiglio che ci viene in mente è quello di chiudere le app che non servono, un’azione che raramente facciamo, o disattivarle accedendo al Menu dell’applicazione tramite le Impostazioni Telefono.
Un’altra soluzione alternativa sarebbe quella di prevedere la chiusura forzata delle app all’avvio del sistema. Qui ci viene in aiuto un’app chiamata Startup Manager.
La sincronizzazione automatica porta via preziosi minuti di carica, così come la funzione di geolocalizzazione (specie se impostata su Precisione Elevata). In ultimo la luminosità, per la quale si consiglia l’opzione di Setting Automatico. Tali consigli valgono tanto su Android tanto su iOS e vi consentono di estendere la durata della vostra batteria in maniera considerevole.
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