Apple garantisce lo smart working ai suoi dipendenti fino a giugno 2021

Durante una riunione aziendale, il CEO di Apple Tim Cook afferma che il personale continuerà ad operare in smart working e non tornerà quindi in ufficio almeno fino a giugno 2021.

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Il CEO di Apple Tim Cook durante una conferenza a San José (California, USA) nel giugno 2019 – MeteoWeek.com

La maggior parte dei dipendenti Apple non tornerà nelle strutture di Cupertino fino a giugno 2021, parola del CEO di Apple Tim Cook durante una importante riunione aziendale che si è svolta la scorsa settimana. Durante l’incontro, i cui dettagli sono stati resi noti dalla multinazionale dei mass media Bloomberg, Cook ha affermato che questa situazione – causata dalla pandemia – potrebbe consentire una maggiore flessibilità per lavorare da remoto in futuro. Il gigante tecnologico di Cupertino ha infatti storicamente avuto una cultura incentrata “sull’ufficio”; tanto che proprio lo stesso Cook non avrebbe nascosto anche in questo caso il suo desiderio che tutto il personale possa tornare in ufficio appena le condizioni lo permetteranno.

Non c’è modo per sostituire la collaborazione faccia a faccia, ma abbiamo anche imparato molto su come possiamo svolgere il nostro lavoro fuori dall’ufficio senza sacrificare la produttività o i risultati“, ha detto al personale. “Quando ci lasceremo alle spalle questa pandemia, preserveremo tutto ciò che è fantastico di Apple incorporando al contempo il meglio delle nostre trasformazioni avvenute quest’anno“.


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Cook ha inoltre aggiunto che, a causa delle grandi sfide degli ultimi mesi, Apple offrirà ai dipendenti di molte regioni una vacanza retribuita, prevista per il 4 gennaio.

Diversi altri dirigenti di Apple sono intervenuti durante la riunione: tra essi, degne di nota sono state le dichiarazioni di Dan Riccio, vicepresidente senior per l’ingegneria hardware. Egli ha definito lo smart working come una “grande sfida” dato il compito di dover progettare “a distanza” dei dispositivi che solitamente vengono concepiti e prodotti in ambienti di laboratorio. Ha inoltre affermato che le restrizioni di viaggio imposte nel mese di marzo sono state particolarmente impegnative e difficili da affrontare, in quanto proprio in quel periodo dell’anno gli ingegneri si recano usualmente in Cina per dare il via alla produzione di prodotti che verranno lanciati poi in autunno.

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L’Apple Park di Cupertino (California), immensa sede centrale dell’azienda, inaugurata nell’aprile 2017 e nella quale lavorano circa 13.000 dipendenti – MeteoWeek.com

Apple, tuttavia, ha risolto questo problema, con ingegneri che controllano i robot da casa e utilizzando iPad con software di realtà aumentata per guidare i tecnici nelle fabbriche che si trovano all’estero.

Sebbene la maggior parte dei dipendenti Apple continuerà a lavorare da remoto per i prossimi sei mesi, quelli ritenuti “essenziali” si sono ugualmente recati negli uffici fisici dell’azienda già nel mese di maggio. Tuttavia, come evidenziato da Bloomberg, Apple Park e altre strutture del gigante tecnologico sono comunque rimaste in gran parte vuote, e, a quanto pare, lo saranno ancora per un po’ di mesi.

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