La progettazione di iPhone pieghevole non è più un miraggio e lo dimostrano alcuni brevetti pubblicati da Apple. Il prossimo step per iPhone potrebbe essere vicino.
Gli smartphone pieghevoli sono l’ultima frontiera della tecnologia mobile. Ufficialmente sono stati introdotti nel Novembre del 2018 dall’azienda cinese Royole, la quale per prima produsse uno smartphone in grado di piegarsi come un foglietto, e soprattutto in grado di reggere oltre 200mila cicli di piegamenti.
i benefici degli smartphone pieghevoli sono molteplici. L’innovazione principale riguarda la possibilità di avere un dispositivo mobile dallo schermo molto più grande rispetto a quelli standard, che permette di avere sempre con sé un ibrido quasi perfetto tra smartphone e tablet. Con l’integrazione di un pennino, poi, diventa al 100% un compagno di lavoro e di viaggio ideale.
Al momento è Samsung la casa produttrice a detenere il primato degli smartphone pieghevoli, tuttavia Apple non sembra affatto essere disinteressata al settore dei pieghevoli: qualcosa si muove anche per l’azienda di Cupertino.
All’incirca un paio di mesi fa, Apple ha depositato presso l’USPTO un brevetto di iPhone pieghevole molto particolare. L’azienda è partita dal presupposto che i display degli smartphone di questo tipo, denominati pOLED, sono molto più fragili rispetto ai canonici schermi degli smartphone classici. Sono, infatti, molto più facilmente graffiabili, inoltre il meccanismo a cerniera di chiusura dello schermo può venir danneggiato da infiltrazioni di polvere o altro.
Il brevetto di Apple può suonare utopistico, ma è ciò su cui starebbe lavorando l’azienda: prevede infatti di utilizzare un materiale auto-rigenerante per far sì che lo schermo si aggiusti da solo. Non sappiamo di preciso come potrebbe funzionare un meccanismo di questo tipo, ma Apple è solita stupirci e quindi ci si può aspettare di tutto.
Le più recenti evoluzioni tuttavia suggeriscono che un possibile progetto di iPhone pieghevole sia già in fase di sperimentazione, condotta da Apple in collaborazione con Foxconn.
Al momento, le fonti più vicine alla vicenda suggeriscono che il test sia stato svolto in riferimento esclusivo allo schermo, e in particolare alle tipologie di schermo OLED e Micro-LED. Le due tecnologie sono subalterne, e Apple deciderà di puntare su una o sull’altra in base ai parametri scelti.
Il punto critico dei test è ovviamente la piega dello schermo, il problema più grande da superare. Come per tutti gli smartphone pieghevoli infatti l’utilizzo prolungato potrebbe portare a cedimento della cerniera o comunque ad altri problemi simili. Apple avrebbe chiesto a Foxconn di valutare un ciclo di 100mila test di apertura e chiusura.
Secondo le ultime indiscrezioni, il display per l’eventuale iPhone pieghevole verrebbe fornito all’azienda di Cupertino da Samsung: come già detto, è proprio l’azienda coreana al momento a possedere l’egemonia del mercato dei pieghevoli, dunque non è curioso immaginare una cessione della tecnologia ai “rivali”.
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Per quanto riguarda le tempistiche di arrivo, sembra che Apple stia puntando a produrre un primo dispositivo completamente funzionante e utilizzabile entro il 2022. Resta da capire se questo dispositivo rappresenterà il prodotto da vendere direttamente sul mercato, o soltanto un primo dispositivo di “test” per poi lanciare sul mercato il prodotto definitivo in un secondo momento.
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