Android 11 è arrivato già da qualche tempo su alcuni smartphone, mentre altri brand proporranno l’update entro al massimo metà 2021. Vediamo le nuove caratteristiche introdotte con l’ultima versione del celebre OS.
Il mercato degli smartphone e tablet è egemonizzato in sostanza da due sistemi operativi: iOS e Android. Se il primo è diffuso soltanto nei dispositivi Apple, il secondo è l’OS scelto da quasi tutte le altre case produttrici e, in generale, da tutte le grandi compagnie quali Samsung, Huawei, OnePlus, Sony, Motorola e così via.
Il pregio più grande di Android è l’estrema flessibilità di utilizzo che può garantire all’utente. In tal senso, oltre a permettere una vastissima personalizzazione dell’interfaccia, ricordiamo che si tratta di un software open source: il suo codice sorgente è pubblico, chiunque vi può lavorare e produrre modifiche di qualunque tipo. Inoltre, è possibile installare applicazioni di terze parti con molta più facilità rispetto ai device Apple.
Con la sua ultima iterazione, Android 11 porta alcune novità molto interessanti, per le quali scenderemo nei dettagli in questo articolo.
La prima, grande novità di Android 11 rilasciato da Google è rappresentata dalle conversazioni a bolle, una feature su cui la casa produttrice ha puntato davvero forte in fase di presentazione. In sostanza, la parte alta della tendina delle notifiche è totalmente dedicata alle conversazioni avviate nelle diverse app: si può accedere ad ogni conversazione a schermo pieno immediatamente, senza passare per forza all’interno dell’applicazione. Un po’ come accade già per Facebook Messenger.
In tutto questo, l’intelligenza artificiale gioca un ruolo importante, perché organizza le bolle in base ai propri contatti più frequenti, così da rendere l’esperienza il più comoda possibile.
Anche il menu di spegnimento e in generale i controlli hanno ricevuto una modifica. Ora vengono chiamati “controlli dispositivo” e riguardano per lo più il panorama della Smart Home. Sono stati introdotti infatti pulsanti per accendere o spegnere le proprie lampadine smart, ad esempio, o la propria soundbar.
Altra novità interessante riguarda la dock del launcher. Chi utilizza già Android la potrà riconoscere facilmente come la barra di icone in basso nella schermata principale, dove l’utente inserisce di solito le icone alle app più utilizzate (solitamente telefono, impostazioni, contatti, browser).
Tramite la dock dinamica il sistema suggerirà a rotazione le app più utilizzate, in base alle esigenze dell’utilizzatore, e si potrà accettare o meno il suggerimento.
Le funzioni introdotte in Android 11 non si limitano a queste. Sono state inserite infatti una serie di altre funzionalità minori, atte a rinnovare il più possibile un’esperienza d’uso già ottima con Android 10.
Sono state inserite infatti 62 nuove emoji, una nuova interfaccia per gli screenshot (sempre comprensiva di scorciatoie per la modifica o la condivisione), schede app più grandi, la possibilità di ridimensionare le app picture-in-picture, la condivisione della propria posizione in modalità Live View e feature di risposta intelligente di Gboard.
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A conti fatti, l’esperienza già ottima di Android 10 vivrà con Android 11 un rinnovamento non indifferente. Le tempistiche di rilascio dipendono da ogni brand, dunque vi consigliamo di recarvi nel sito ufficiale del vostro smartphone di riferimento per tenere sott’occhio la roadmap degli aggiornamenti.
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