Le ricerche di Perseverance sulla presenza in tempi antichi di vita su Marte continua senza sosta. Il rover è ormai sul Pianeta Rosso da svariato tempo, dove è atterrato nel cratere chiamato Jezero, e dove sta continuando a effettuare viaggi e carotaggi e raccolta di campioni da reinviare sulla Terra.
La zona specifica del cratere di Jezero dove si trova ora Perseverance è quella del delta fluviale, dove il rover ha cercato negli ultimi giorni di raccogliere dei campioni da esaminare in quella che è definita come la sua seconda missione scientifica, grazie alla quale gli è possibile anche effettuare delle prime analisi in loco.
Queste analisi dovrebbero permettere di avere qualche risultato preliminare circa la presenza di molecole proteiniche nel terreno che confermino la presenza di una ancestrale forma di vita. Ma ci sono state delle piccole difficoltà per Perseverance nel reperimento dei campioni durante gli ultimi viaggi.
Il delta fluviale del cratere di Jezero su Marte è una delle zone geologicamente più ricche ai fini dello studio che Perseverance sta portando avanti. Ma presenta anche delle difficoltà che i tecnici non avevano messo in preventivo.
Le rocce che si trovano in quella zona, infatti, pur essendo molto ricche in fatto di strati da studiare, sono anche molto friabili, il che le rende difficili da trapanare e quindi dalle quali prelevare dei campioni.
Il carotaggio fallito è avvenuto su una roccia ribattezzata Betty’s Rock, che Perseverance non ha potuto in alcun modo né raggiungere né perforare per prenderne dei campioni, ma senza perdersi d’animo i tecnici che controllano il rover hanno dirottato il mezzo verso Skinner Ridge Rock, una roccia simile a Betty’s Rock ma sicuramente raggiungibile.
Nei prossimi giorni Perseverance si avvicinerà dunque a questa roccia dalla quale preleverà dei campioni che torneranno sulla Terra nella cosiddetta missione Mars Sample Return, che dovrebbe partire però non prima del 2028 (con arrivi dei campioni sulla Terra dopo qualche anno.
Ma sarà solo in quel momento, quando i tecnici che sono a Terra avranno avuto modo di analizzare i campioni prelevati dalle rocce che si trovano su Marte, che si potrà avere la certezza di quanto finora solo ipotizzato, ossia che ci possa essere stata in tempi antichi una qualche forma di vita su Marte.
Nel frattempo dobbiamo accontentarci delle notizie che Perseverance riesce a inviarci tramite la NASA in relazione ai risultati che il rover riesce a ottenere con la strumentazione a sua disposizione.
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