La forza della nuova tecnologia. E il suo lato oscuro. C’è stato bisogno perfino di una scheda informativa del Garante per provare a fermare l’emorragia del deepfake, un fenomeno sempre più dilagante dato da quella tecnica che sfrutta l’intelligenza artificiale per sovrapporre il volto di una persona ad un’altra ripresa in un video.
Può essere utilizzato per scopi innovativi, oppure come in uno di questi casi clamorosi, riportati dal The Guardian, per gabbare i sindaci di diverse capitale europee, convinti di parlare in una video call con il Primo Cittadino di Kiev, Vitali Klitschko, in realtà era il suo deepfake.
The Guardian riporta che il sindaco di Berlino, Franziska Giffey, ha preso parte a una chiamata programmata sulla piattaforma di videoconferenza Webex venerdì con una persona che, secondo lei, assomigliava a Klitschko. “Non c’erano segni – le dichiarazioni del suo ufficio stampa – che la videoconferenza non fosse tenuta con una persona reale”.
Il lato oscuro del deep learning
È stato solo dopo circa un quarto d’ora che il deepfake del sindaco di Kiev, all’altro capo della linea, ha iniziato a parlare del problema dei rifugiati ucraini che imbrogliano lo stato tedesco, chiedendone il rimpatrio immediato. E’ lì che Franziska Giffey che ha cominciato a insospettirsi.
Appena il collegamento è stato brevemente interrotto, l’ufficio del sindaco di Berlino ha preso la palla al balzo, contattando l’ambasciatore ucraino in Germania. Lì è stato smacherato il deepfake: la persona che interagiva con il Primo Cittadino della capitale teutonica, non era affatto il vero Vitali Klitschko, come ha confermato anche il quotidiano tedesco Der Spiegel.
I deepfake utilizzano una forma di intelligenza artificiale chiamata deep learning per creare immagini di eventi falsi o per creare animazioni di politici che pronunciano discorsi falsi. “Purtroppo è la realtà – rimarca una sconsolata Giffey – la guerra viene condotta usando tutti i mezzi possibili, immaginabili, soprattutto online, per minare la fiducia con mezzi digitali e screditare i partner e gli alleati dell’Ucraina”.
Anche l’ufficio del sindaco di Madrid ha sporto denuncia alla polizia per qualcuno che ha impersonato Vitali Klitschko in una videochiamata con José Luis Martínez-Almeida. Secondo il suo portavoce Daniel Bardavío Colebrook, il sindaco si è insospettito subito dopo l’inizio della conversazione e ha interrotto la telefonata.
E che dire del sindaco di Vienna, Michael Ludwig. Che ha postato su Twitter di aver parlato in videochiamata con Klitschko, che è un ex pugile dei pesi massimi. Il tweet è stato rimosso qualche giorno dopo. Nessuno dei sindaci europei ha parlato con il collega di Kiev. Era solo il suo deepfake.