La guerra fra Russia e Ucraina sta creando qualche problema, anche se indirettamente, anche alla Stazione Spaziale Internazionale. Ci sono infatti delle operazioni che al momento si possono effettuare solo con le attrezzature russe, che invece rischiano di essere dismesse dai vertici di Roscosmos, e la Nasa sta cercando delle soluzioni alternative.
In sostanza, per la deorbitazione della ISS, sarebbero necessarie al momento le navicelle Progress di nazionalità russa, e sembra che quelle di altre nazionalità al momento abbiano necessità di qualche prova e test per poter supplire a questo problema.
Infatti è necessario mettersi al riparo da una possibile uscita della Russia dal progetto della ISS, come avrebbero fatto intendere i vertici di Roscosmos, ed ora in ballo ci sarebbero dei test effettuati con la navicella Cygnus.
Purtroppo il problema delle correzioni orbitali si è già presentato, per la ISS, che ha dovuto fare una correzione orbitale molto recente grazie alla navicella Progress 81. La correzione è stata resa necessaria per evitare un detrito spaziale che è stato generato dai test antisatellite russi dei mesi scorsi.
Se questo test è andato bene, altrettanto non si può però dire per il test effettuato con la navicella Cygnus NG CRS-17 nella giornata del 20 giugno, che avrebbe lo scopo di “istruire” queste navicelle provenienti dagli Usa a compiere lo stesso lavoro che hanno fatto finora le Progress.
Il test effettuato dalla Cygnus avrebbe dovuto avere una durata di circa 5 minuti, ma invece l’operazione non è potuta andare a buon fine in quanto il motore è riuscito a rimanere acceso per appena 5 secondi.
Non si sa ancora quali siano state le cause dello spegnimento precoce del motore della navicella, ma gli ingegneri della NASA stanno facendo di tutto per indagare a fondo e anche per risolvere questa problematica per poter così fare un nuovo tentativo a breve tempo.
La Stazione spaziale internazionale è una stazione spaziale in orbita terrestre bassa, dedicata alla ricerca scientifica e gestita come progetto congiunto da cinque diverse agenzie spaziali: la statunitense NASA, la russa RKA, l’europea ESA, la giapponese JAXA e la canadese CSA-ASC.
Al momento la situazione di conflitto tra Russia e Ucraina potrebbe mettere in seria discussione il protrarsi della partecipazione della Russia al progetto.
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