Amore a prima vista. Carl Pei ha attirato le attenzioni su Nothing, praticamente dalla nascita di Nothing Technology Limited, società londinese con numerosi investitori, come Kevin Lin (co-fondatore di Twich, Steve Huffman (CEO di Reddit), Casey Neistat (uno Youtber) ma soprattutto Tony Fadell, inventore dell’iPod.
Il primo dispositivo made in Nothing, le sue cuffie dal design mozzafiato hanno semplicemente spaccato. Così crescono le aspettative per il primo smartphone partorito dalla mente geniale di Carl Pei, ex co-fondatore di OnePlus.
Foto e video pubblicati online non fanno altro che aumentare la curiosità dell’efficienza dei nuovi dispositivi, perché in fatto di design Carl Pei è sempre uno dei migliori. Già l’idea di un telefono ispirato alle mappe della metro di New York, fa capire di cosa si sta parlando.
Smartphone da design trasparente, con vari led integrati attorno al comparto fotografico. Dalle foto pubblicate si vede chiaramente il pulsante di accensione situato sul lato destro dello smartphone, sul sinistro invece i tasti per il volume, con una cornice laterale in metallo, porta USB-C sul bordo inferiore, dove c’è la griglia dell’altoparlante. Doppia fotocamera posteriore.
L’azienda di Carl Pei ha opportunamente scelto Art Basel per dare un’idea del design per Nothing Phone (1) inquadrandolo già come qualcosa di paragonabile più a un’opera che a un semplice cellulare il forziere di marketing di Apple, Nothing sta giocando un gioco diverso sfruttando i riferimenti al design del passato come strumento mitopoietico per un nuovo marchio senza storia e creando scarsità artificiale.
Uno dei riferimenti più forti è alla mappa della metropolitana di New York degli anni Settanta di Massimo Vignelli e Bob Noorda. Vignelli e Noorda hanno semplificato la travolgente complessità della rete ferroviaria cittadina attraverso un uso intelligente dei principi di progettazione.
Allo stesso modo, Nothing sta cercando di trasformare la complessità dei componenti dello smartphone in un grazioso layout che non sarà coperto da una lastra di plastica ma piuttosto mostrato al mondo attraverso una back cover trasparente.
Lo stesso principio, d’altro canto, era già stato applicato al primo prodotto dell’azienda, le riuscitissime cuffie ear. Il telefono Nothing Phone (1) sarà inizialmente disponibile come serie da 100 pezzi su StockX, un mercato in cui i venditori possono “lasciare cadere” edizioni limitate di prodotti altrimenti commercializzati come scarpe da ginnastica, console elettroniche o figurine.
Smartphone identificabile comunque il Android di fascia alta e ben sviluppato. Pei e il suo team stanno cercando di vendere il semplicistico concept del cellulare, ma un intero valore “socialmente concordato” del marchio che stanno costruendo attorno ad esso. Nothing ha deciso di commercializzarlo seguendo un percorso che nessuna azienda prima ha mai veramente sperimentato, mettendo insieme strategie go-to-market direttamente da domini aziendali di maggior valore che non hanno nulla a che fare, però con il mercato degli smartphone. La fantasia di Carl, d’altronde, è senza limiti.
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