Potere e responsabilità. Essere l’e-commerce numero uno al mondo, comporta l’innalzamento della soglia relativa a privacy e sicurezza, ma soprattutto alla contraffazione. Troppi ancora i fake-dispositivi su Amazon.
Così il colosso di commercio elettronico di Seattle scende di nuovo in campo con un report dettagliato sulla protezione dei marchi che illustra le iniziative intraprese per contrastare la vendita di prodotti contraffatti tramite il suo store.
“Amazon mette tutto il suo impegno per essere l’azienda più incentrata sul cliente al mondo, dove le persone possono trovare e scoprire una vastissima scelta di prodotti autentici”. Comincia così il report ufficiale sulla protezione dei marchi, secondo Amazon.
Blocco di oltre 2,5 milioni di tentativi di creare nuovi account di vendita
Amazon fa sapere che per il 2021 ha investito quasi un miliardo di dollari e circa dodicimila impiegati, tra cui personale esperto nell’apprendimento automatico o machine learning, sviluppatori di software e investigatori esperti, che si dedicano alla protezione dei clienti, dei marchi, dei partner di vendita e dello store da contraffazioni, frodi e altre forme di abuso.
“Rimaniamo concentrati sulle stesse tre aree chiave della nostra strategia – fa sapere il Team di Amazon – che abbiamo menzionato l’anno scorso (nel primo report su questo tema, ndr): controlli proattivi solidi ed estremamente efficaci per proteggere il nostro store, strumenti innovativi nel settore per consentire ai titolari dei diritti di collaborare con noi allo scopo di proteggere meglio i loro marchi, perseguire i contraffattori nelle opportune sedi giuridiche per aiutare l’intero settore a liberarsi dei contraffattori“.
Una lotta alla contraffazione senza limiti, che ha portato al blocco di oltre 2,5 milioni di tentativi di creare nuovi account di vendita, prima che pubblicassero una sola offerta di vendita. Più che dimezzato il dato rispetto a quello del primo report, che era di sei.
Altro dato interessante, che fa rima con rilevante: il servizio Brand Registry è cresciuto fino a comprendere oltre 700.000 marchi attivi, con un aumento del 40% rispetto all’anno precedente, che ha prodotto il numero medio di notifiche di violazione per contraffazione del 25% rispetto all’anno precedente.
“L’Unità di Amazon per i crimini di contraffazione, la Counterfeit Crimes Unit – continuano da Seattle – ha citato in giudizio o segnalato alle forze dell’ordine oltre 600 contraffattori tra Stati Uniti, Regno Unito, UE e Cina, con un aumento del 300% rispetto all’anno precedente”. Avanti così, no fake.
FONTE: BRANDSERVICES AMAZON