L’universo è talmente infinito che pare che sia in grado di riservare delle importanti novità scientifiche ad ognuno di noi, e lo crediamo sul serio dal momento che ne sentiamo di tutti i colori ogni tanto. informarsi su argomenti come questo è molto utile dato che ci riguarda da vicino, ma è ancora più importante approfondire dei discorsi del genere in maniera tale da non lasciare nulla al caso. Cosa vogliamo dire con questo?
Nello spazio c’è veramente di tutto, e non parliamo soltanto di pianeti e stelle ovviamente. Facendo più attenzione avremo modo di scoprire l’esistenza di tanti fenomeni astrali di cui prima non eravamo a conoscenza, ma che, adesso, si palesano con più facilità in base a delle ragioni che possono essere spiegate scientificamente.
A tal proposito gi esperti hanno rilevato una nuova enigmatica sorgente di lampi radio veloci, che pare si siano appena formati improvvisamente. Ad identificarla è stato il gruppo internazionale coordinato da LI Di, acronimo dell’Accademia Cinese delle Scienze, utilizzando soltanto il radiotelescopio Fast in Cina con un diametro di 500 metri. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature, grazie al quale possiamo comprendere al meglio l’origine di questi misteriosi impulsi elettromagnetici, visti per la prima volta soltanto nel 2007.
La nascita del fenomeno
Possiamo avere altre informaziioni utili dalla dichiarazione di Maura Pilia, appartenente all’Osservatorio Astronomico di Cagliari dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, la quale ci dice questo aggiornandoci sulla situazione: “I Lampi radio veloci o Frb sono un fenomeno scoperto da pochissimo e per questo ancora poco compreso. Sono lampi di pochissimi millesimi di secondo, di altissima energia e che si vedono solo nella banda radio. Sulla loro origine sappiamo ancora poco“.
Dovete sapere che il primo fenomeno di questo tipo ad essere stato scoperto è quello identificato con la sigla FRB 010724: era un unico lampo, ma la sua apparizione era abbastanza per aprire un intero settore di studio. Negli anni a seguire l’archivio degli Frb è cresciuto sino a comprederne circa 600 e tra questi, nel 2012, il primo a ripetersi in forma regolare; lo spiega meglio Maura Pilia: “Ciò ha fatto ipotizzare che potessero essere fenomeni dovuti a cause differenti ossia che alcuni lampi fossero dovuti a fenomeni cataclismatici come lo scontro tra due stelle di neutroni, altri all’interazione di una magnetar, una stella di neutroni con un campo magnetico particolarmente intenso, con i residui della sua supernova“.
Ora come ora, il radiotelescopio Fast ha catturato degli Frb a intervalli regolari in arrivo da una galassia nana, e con molti elementi simili alla prima serie di lampi radio osservata 10 anni fa. I segnali potrebbero essere nati dalle magnetar, le cui attività risultano essere sempre più elevate e regolari solo nelle fasi iniziali, perdendo vigore con il passare del tempo: “Probabilmente sono lampi prodotti da una sorgente appena formata e proprio per questo emette con tanta regolarità nel tempo“.
? Fonte: www.ansa.it