News da Marte: il Rover Curiosity trova nuove strutture davvero misteriose

Sono quasi 10 anni che il rover Curiosity si trova sulla superficie marziana: la sua missione iniziale era prevista in un anno marziano, circa due terrestri, e ne sono passati 9 (terrestri), quasi 10. In questo periodo, Curiosity ha inviato moltissime immagini del suolo del Pianeta Rosso al fine di investigare sulla possibilità, presente e passata, di Marte, di sostenere la vita.

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Rocce sedimentarie su Marte – The Seti Institute

L’ultima foto arrivata sulla Terra, in ordine di tempo, risale allo scorso 26 maggio: è stata catturata dallo strumento chiamato Mastcam e ritrae delle strane rocce che, secondo gli scienziati ed esperti del SETI Institute, potrebbero essere resti di rocce sedimentarie.

La scoperta è stata twittata sul profilo ufficiale del SETI Institute, in cui si legge: «Ecco un’altra fantastica roccia nel cratere Gale su Marte! Le punte sono molto probabilmente materiale che si è cementato in antiche fratture di una roccia sedimentaria. Il resto della roccia era costituito da materiale più morbido ed è stato eroso».

La MastCam ha catturato l’immagine delle strane rocce marziane

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Rover Curiosity su Marte – MeteoWeek.com

Divulgata dal Seti Institute il 26 maggio come “pic of the Day”, la foto in realtà è stata scattata dalla Mast Camera (MastCam) di Curiosity il 15 maggio scorso. Lo strumento chiamato MastCam possiede due fotocamere a colori in grado di scattare foto a 10 frame al secondo.

Le foto, che hanno un’ottima risoluzione, mostrano queste rocce puntute sulle quali sono state fatte alcune speculazioni, data la forma molto inconsueta di queste formazioni rocciose. Non stupisce, dal momento che il SETI Institute altro non è che una fondazione che è dedita alla ricerca di forme aliene nello spazio.

L’Istituto SETI, fondato nel 1984, è un’organizzazione senza scopo di lucro la cui missione è esplorare, comprendere e spiegare l’origine e la natura della vita nell’universo e applicare le conoscenze acquisite per ispirare e guidare le generazioni presenti e future. Il suo obiettivo è la scoperta e lo scambio di conoscenze come ambasciatori scientifici per il pubblico, la stampa e il governo. SETI significa “ricerca di intelligenza extraterrestre”. L’istituto è costituito da tre centri principali:

  • il Carl Sagan Center, dedicato allo studio della vita nell’universo
  • il Center for Education, incentrato su astronomia, astrobiologia e scienze spaziali per studenti e insegnanti
  • il Center for Public Outreach, che produce Big Picture Science, un programma radio e podcast dell’istituto e la serie settimanale del simposio “SETI Talks”.

Tra le teorie avanzate dal SETI Institute sulla formazione rocciosa, si legge anche teoria abbastanza strana ma interessante. Secondo gli esperti del SETI, le rocce potrebbero essere delle «fulguriti. Non ci sono fulmini abbastanza potenti oggi su Marte per crearli – solo scariche statiche dalla polvere. Tuttavia, queste caratteristiche sono incorporate in sedimenti di 3,5-3,7 miliardi di anni. Forse la roccia potrebbe essersi formata allora».

? FONTE: The SETI Institute

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