Un robot così piccolo da misurare appena mezzo millimetro, in grado di passare addirittura dentro la cruna di un ago, che sembra un piccolissimo granchio. Un robot di queste fattezze e dimensioni esiste, cammina ed è controllato da remoto.
Il progetto che ha portato alla creazione di questo piccolo robot è stato pubblicato su Science Robotics, ed ha ottenuto tanta risonanza mediatica. Del resto non capita tutti i giorni di vedere un robot che ha la forma di un granchio, così piccolo che ha una serie di potenziali utilizzi che rasentano l’infinito, dal momento che un sistema robotico così piccolo che può essere comandato da remoto può entrare ovunque, anche nel corpo umano, dove l’essere umano non può arrivare.
Questo piccolo granchio robot è stato realizzato da un team di ricercatori della Northwestern University che si trova in Illinois ed ha una struttura molto flessibile, oltre a essere in grado di camminare, saltare e muoversi grazie a una cosa chiamata resilienza elastica.
Granchietto robot: le declinazioni d’uso in medicina sono infinite
«Potremmo immaginare i micro-robot come agenti per riparare o assemblare piccole strutture o macchine industriali o come assistenti chirurgici per pulire le arterie ostruite, fermare un’emorragia interna o rimuovere tumori cancerosi, il tutto con procedure minimamente invasive».
E’ con queste parole che il responsabile dello studio, John A. Rogers, ha presentato lo studio e ne ha spiegato le implicazioni mediche, che potrebbero veramente cambiare il volto delle cure che per vari motivi oggi non sono del tutto risolutive.
Il piccolo granchio giallo e nero è realizzato con un materiale «in lega a memoria di forma», un materiale che gli permette di funzionare e muoversi. La velocità alla quale questo robot può muoversi è circa la metà della sua lunghezza corporea al secondo, vale a dire un quarto di millimetro al secondo (0,0009 Kh/h).
Insomma una capacità di movimento in velocità che normalmente per robot così piccoli è molto difficile da ottenere, e soprattutto una serie di funzioni che potrebbero veramente cambiare il volto di una serie di tecnologie che, soprattutto se impiegate in medicina, potrebbero arrivare là dove la tecnologia medica attuale ancora non riesce ad arrivare.
Sebbene la ricerca sia esplorativa a questo punto, i ricercatori ritengono che la loro tecnologia potrebbe avvicinare il campo alla realizzazione di robot di dimensioni ridotte in grado di svolgere compiti pratici all’interno di spazi ristretti.