Non è un segreto l’ambizioso progetto spaziale, eppure con i cinesi ci si sorprende sempre. Da Pechino il via libera a una specie di nave fantasma. Fra le incredibili caratteristiche una gestione da remoto, in pratica una porta-droni autonoma.
La scorsa settimana la Cina ha battezzato una nuova straordinaria nave di 290 piedi, la prima portaerei semi-autonoma al mondo. Trasporterà, lancerà, recupererà e coordinerà le azioni di oltre cinese altri veicoli aerei, di superficie e subacquei autonomi.
Il cantiere navale Huangpu Wenchong ha iniziato la costruzione dello Zhu Hai Yun lo scorso luglio, a Guangzhou. Secondo il South China Morning Post, sarà il primo vettore del suo genere, una piattaforma autonoma che verrà lanciata con tutto il necessario, con il chiaro intento di eseguire un’operazione completamente integrata, inclusi droni, barche e sommergibili.
La Cina non si aspetta che navighi da sola in porti marittimi affollati, come la nave portacontainer autonoma giapponese Suzaku. Invece, lo Zhu Hai Yun funzionerà con il telecomando, da remoto, fino a quando non sarà in mare aperto, soltanto lì i suoi sistemi di guida autonoma prenderanno il controllo, per camminare da sola e centrare determinati obiettivi.
La nave porta-droni cinese sarà dotata di tutto ciò di cui ha bisogno per schierare le proprie barche, sottomarini e aerei, comunicare con loro ed eseguire missioni coordinate, inclusa la conduzione di “reti adattive orientate al compito per ottenere viste tridimensionali di obiettivi specifici”, almeno stando a ciò che riferisce la società di costruzioni navali. I droni aerei potranno atterrare di nuovo sul quel ponte, sempre pronto a recuperare le barche
e i sottomarini una volta che hanno fatto il loro giro.
Così, senza ripensamenti Dake Chen: “La nave intelligente e senza equipaggio è una bellissima nuova specie marina – assicura il professore della Scuola di Oceanografia dell’Accademia cinese delle scienze – porterà cambiamenti rivoluzionari per l’osservazione degli oceani“.
Sebbene sia principalmente presentata come una piattaforma di ricerca oceanica, l’SCMP riferisce anche di avere “capacità militari di intercettare ed espellere bersagli invasivi“, una capacità in prima linea su molti progetti marini autonomi, comprese le straordinarie barche WAM-V a zampe di ragno.
Il vettore intraprenderà ricerche scientifiche marine e altre osservazioni. Con un peso di 2.000 tonnellate, ha una velocità massima di 18 nodi. Portata dal nome Zhu Hai Yun, la costruzione della nave a Guangzhou da parte del cantiere navale Huangpu Wenchong, una sussidiaria della più grande società di costruzioni navali della Cina, ossia la China State Shipbuilding Corporation, è iniziata nel luglio 2021. La consegna dovrebbe essere completata entro la fine del 2022 dopo il completamento prove in mare.
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