Il telescopio spaziale Hubble continua a regalare sorprese ed emozioni. Lanciato in orbita nel 1990, ormai 32 anni fa, questo strumento è stato lanciato nell’orbita terrestre bassa ed è ancora operativo, e nonostante sia stato il primo telescopio spaziale, è uno dei più grandi e versatili che si conoscano.
Recentemente, tra le immagini scattate da Hubble hanno riservato una sorpresa estremamente emozionante: l’HST, Hubble Space Telescope, realizzato in collaborazione dalla Nasa e dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha ripreso una piccola galassia chiamata Piccolo Sombrero (nome scientifico NGC 7814), così chiamata proprio per la sua forma così particolare.
Questa galassia è composta da una parte centrale più gonfia, circondata nell’ordine da un disco sottile di polvere e da un alone luminoso di gas e stelle che si estende nello Spazio. Hubble ha fotografato questa galassia che si trova a 40 milioni di anni luce dalla Terra, e ha una larghezza di 80.000 anni luce.
Piccolo Sombrero si trova a 40 milioni di anni luce dalla Terra
La galassia Piccolo Sombrero, il cui nome scientifico è NGC 7814, si chiama in questo modo a causa della sua somiglianza con la Galassia Sombrero, nome scientifico M104, che sembra più grande della sua gemellina ma in realtà è solo più vicina alla Terra, pari a 28 milioni di anni luce.
Entrambe le galassie sono classificate come galassie a spirale visibili di taglio, con ampi aloni tagliati da un disco sottile percorso da fasce di polvere. Secondo i rilievi, Piccolo Sombrero si trova a 40 milioni di anni luce dalla Terra e si stima che si estenda per circa 60.000 anni luce (la stessa dimensione di Sombrero). Le riprese di Hubble serviranno ad aiutare gli astronomi per studiare le stelle della galassia e per fare luce sulla sua storia evolutiva.
Con uno specchio di 2,4 metri di diametro, i 5 strumenti principali dell’Hubble osservano nel vicino ultravioletto, nel visibile e nel vicino infrarosso. L’orbita esterna del telescopio, al di fuori dalla distorsione dell’atmosfera terrestre, gli permette di ottenere immagini a risoluzione estremamente elevata, con un disturbo contestuale sostanzialmente inferiore rispetto a quello che affligge i telescopi a Terra. L’Hubble ha registrato alcune delle più dettagliate immagini nella luce visibile, permettendo una visuale profonda nello spazio e nel tempo. Molte osservazioni dell’HST ebbero dei riscontri in astrofisica, per esempio determinando accuratamente il tasso di espansione dell’Universo.