L’incanto musicale prodotto da due Buchi Neri è davvero incredibile

Che l’universo abbia tanto ancora da raccontare è indubbio. Lo dimostrano le recenti scoperte delle varie agenzie spaziali che hanno fatto passi da gigante non solo nell’ambito della ricerca nel nostro sistema solare, ma anche a livello della galassia di cui facciamo parte.

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Buco nero – MeteoWeek.com

Una delle scoperte di cui ultimamente si sta parlando insistentemente, è che nello Spazio non è vero che c’è solamente silenzio, come si è sempre pensato fino ad ora. Infatti il silenzio e il vuoto esistono solo dove non c’è assolutamente nulla, mentre dove c’è presenza di ammassi di gas è possibile che ci siano dei suoni, dal momento che in questo tipo di “ambiente” (se così si può definire) le onde sonore sono in grado di spostarsi.

Onde sonore di questo genere che si propagano attraverso ammassi di gas si trovano, ad esempio, anche nei buchi neri. Gli astronomi hanno scoperto già tanto tempo fa che le onde che si propagano nei gas tramite compressione e decompressione, chiamate appunto onde di pressione, uscendo dal buco nero provocano delle increspature nel gas dell’ammasso che, con qualche piccolo aggiustamento, possono essere trasformate in musica.

La musica dei buchi neri è una melodia letteralmente fuori dal mondo

Parlando della musica dei buchi neri, parliamo nello specifico della scoperta fatta rispetto al suono del buco nero che si trova al centro del cosiddetto Ammasso di Perseo, situato a 240 milioni di anni luce dalla Terra. Naturalmente non è possibile ascoltare questo suono a orecchio nudo, dal momento che la sua frequenza (se l’increspatura fosse tramutata in nota) è di 57 ottave sotto il Do centrale, di conseguenza non udibile dall’orecchio umano.

La scoperta è arrivata alla luce proprio nella settimana del Buco Nero della NASA, grazie alla trasformazione di questa onda da non udibile a udibile estraendo in direzioni radiali, ovverosia dal centro verso l’esterno, l’onda registrata dal Chandra X-Ray Observatory della NASA e portandola più in alto di 57 e 58 ottave, quindi 144 e 288 quadrilioni di volte superiori alla loro frequenza originale.

Ma questo buco nero che si trova nell’Ammasso di Perseo non è il solo a suonare nell’Universo. Ne esiste un altro che ha una massa di 6,5 miliardi di soli che si trova nella galassia ellittica Messier 87, conosciuta anche come Galassia M87. Di questo buco nero, le informazioni che sono arrivate provengono dall’Event Horizon Telescope.