Aumenta tutto ormai… un vecchio luogo comune che mai come oggi si adatta a una serie di contratti telefonici con operatori mobili, tra cui Vodafone in prima linea, che stanno effettuando una serie di “modifiche unilaterali di contratto” le quali prevedono addirittura un aumento dei canoni.
Nel caso di Vodafone il polverone si è già alzato, dal momento che l’operatore sta effettuando una serie di rincari, sia per gli utenti in abbonamento che per quelli che hanno un piano ricaricabile, e si tratta di rincari che arriveranno fino a un plus di 3 euro al mese.
E’ vero che Vodafone cercherà di introdurre una valida contropartita, come aumentare i servizi e il traffico dati, ma è anche vero che un aumento (soprattutto imposto) non fa mai piacere a nessuno.
La clientela privata che ha dei piani ricaricabili attivi è stata avvisata tramite SMS circa gli aumenti che dal 20 maggio prossimo aumenteranno le tariffe da 50 centesimi a 3 euro al mese. In quella data tuttavia Vodafone farà diventare gratis alcuni servizi che finora sono stati a pagamento. Si tratta del servizio di segreteria telefonica, del servizio “chiamami”, e della continuità del servizio in caso il credito dovesse esaurirsi.
Per farsi perdonare Vodafone ha anche annunciato che provvederà a disattivare “tutte le opzioni minuti, SMS, Giga aggiuntivi per cui fino ad oggi si pagava separatamente e i relativi costi verranno eliminati, e sarà anche eliminato, laddove previsto, il costo mensile del piano SIM”. E aumenteranno anche i Giga inclusi “per adeguare le offerte alle crescenti esigenze di consumo“, anche se ancora non è stato chiarificato né specificato di quanto aumenterà la quantità di dati disponibili.
Meno vantaggi, anzi praticamente nessuno, per i clienti privati con SIM che prevedono un contratto in abbonamento. L’aumento sarà pari a 1,99 euro in più al mese per quei clienti che hanno una offerta mensile post pagata, in modo da “continuare a investire sulla rete per offrire ai nostri clienti la massima qualità dei nostri servizi“. A questi clienti è in corso l’invio delle varie comunicazioni, che ancora non è terminato.
Ovviamente i clienti di entrambe le tipologie avranno la possibilità, nel caso non volessero accettare le nuove condizioni contrattuali di Vodafone, di effettuare recesso o passare ad un altro operatore mobile senza incappare in costi aggiuntivi. E’ di 60 giorni il lasso di tempo disponibile per i clienti con offerta ricaricabile dal momento in cui hanno ricevuto l’SMS, mentre per quelli in abbonamento le date variano in base alla comunicazione effettuata in fattura.
Ecco di seguito le date ultime per esercitare il diritto di recesso da parte dei clienti in abbonamento:
Se il piano di abbonamento fosse legato anche all’acquisto di un telefono o qualunque dispositivo a rate, è possibile recedere continuando a pagare la rimanenza delle rate relative al prodotto oppure specificare che si vuole rescindere il contratto pagando il debito residuo in un’unica soluzione.
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