La realizzazione di un nuovo visore per la realtà aumentata è un bel progetto, non lo mettiamo in dubbio, ma lo sarebbe ancora di più se l’iniziativa avesse come scopo quello di cercare di aumentare l’interazione tra le persone. In particolar modo ci riferiamo alla possibilità addirittura di percepire alcune sensazioni a distanza tramite un dispositivo, come un semplice bacio in questo caso. E a tal proposito, pare che un gruppo di ricercatori abbia voluto studiare l’argomento; che risultato hanno ottenuto?
Alcune aziende si sono date da fare per migliorare le esperienze in realtà virtuale (VR) e aumentata (VA). Basti pensare, per fare un esempio, al recente annuncio di Meta sulla nuova capacità del visore VR Quest di permettere di eseguire interazioni più realistiche con le mani all’interno del metaverso. Ma non è tutto, perché sembra che altri abbiano azzardato mettendo in mostra delle proposte niente male.
Un gruppo di scienziati della Future Interfaces Group della Carnegie Mellon University della Pennsylvania, ha modificato un visore Quest per trasferire le percezioni tattili fino alla bocca, che è una delle parti del corpo più sensibili come sappiamo, seconda solo alla punta delle dita. Qual è stato il risultato dell’esperimento, e che tipo di novità ha portato con il suo esito?
La natura degli esperimenti e il risultato con i dati alla mano
Gli scienziati sono riusciti ad utilizzare dei
trasduttori a ultrasuoni, ovvero dei dispositivi che convertono l’oscillazione di natura elettrica in vibrazione meccanica grazie a delle ceramiche piezoelettriche speciali presenti al loro interno. Con esattezza i trasduttori riescono a concentrare l’energia acustica sulla bocca per simulare diverse sensazioni durante un’esperienza in VR, proprio come quelle che possono essere provocate da un bacio in sostanza.
E per verificare la validità del prodotto, gli utenti che hanno partecipato hanno dovuto correre lungo un bosco infestato da ragni e ragnatele, arrivando a combattere con un lanciafiamme contro un aracnide gigante velenoso. Chi ha preso parte alla battaglia ha potuto percepire le zampe di un ragno sulla bocca, o la sensazione sgradevole di avere un qualcosa di appiccicoso sul volto.
È scontato da dire che, la demo, sia stata pensata per le persone che non hanno fobie sui ragni, e a giudicare dai test ottenuti è stato dimostrato che la tecnologia VR riesca a far immergere nel realismo chiunque lo voglia provare. In altro parole è stato ottimale dato che tutti quanti hanno affermato di aver percepito una esperienza migliore, quindi l’esperimento non è stato affatto inutile, bensì un successo.
Sicuramente sentiremo parlare in futuro di situazioni come queste, ma intanto congratularsi con gli esperti per quello che hanno fatto è un buon inizio. Ricordiamo che cerchino sempre di trovare la migliore soluzione da adottare per creare delle innovazioni, ma non sempre è così facile come appare ai nostri occhi; le informazioni che hanno rilasciato, però, confermano il fatto che le loro prove stiano andando bene.