Non si sono ancora spenti gli echi di una pandemia che tutt’ora esiste, ma non sta intasando più le terapie intensive, in primis, e fa meno paura se pensiamo anche ai suoi effetti collaterali. Eppure c’è chi non è di questo avviso, un certo Bill Gates.
Il milionario imprenditore di Seattle, programmatore, informatico e filantropo statunitense, infatti, fa il pompiere e spegne i facili entusiasmi: la pandemia sarebbe tutt’altro che finita. Addirittura il peggio deve ancora venire.
Sottolineando la necessità di una maggiore sorveglianza globale, il fondatore e filantropo di Microsoft ha avvertito della probabilità di una variante ancora più fatale e trasmissiva del Covid, ha riportato il Financial Times.
Mai frasi più profetiche
Bill Gates ha affermato che, anche se non vuole sembrare cupo, il rischio di una variante più virulenta è superiore al 5%. “Siamo ancora a rischio che questa pandemia generi una variante che sarebbe ancora più trasmissiva e ancora più fatale – tuona il 66enne statunitense – non è probabile, non voglio essere una voce di sventura e oscurità, ma è molto al di sopra di un rischio del 5% che questa pandemia, non abbiamo nemmeno visto il peggio“.
Frasi che vanno prese così ma fino a un certo punto, visto il recente passato di Bill Gates. Il numero uno di Microsoft, infatti, non è la prima volta che avvisa di una potenziale minaccia globale rappresentata dai virus. Nel 2015 era stato praticamente uno dei primi che ad ammonire tutti sul fatto che “il mondo non era pronto per l’inevitabile prossima pandemia. £ che i virus, non la guerra, rappresentavano il rischio maggiore di catastrofe globale“. Mai frasi più profetiche.
In una delle ultime sue interviste, Bill Gates ha anche chiesto rinnovati sforzi con maggiori investimenti nella sorveglianza globale dei virus, che è stata sospesa da un certo numero di paesi sulla scia del calo dei casi di Covid. Il milionario americano ha anche scritto un libro su “Come prevenire la prossima pandemia”.
In tema della guerra in Ucraina, Bill Gates ha esortato i leader globali a non perdere di vista la crisi sanitaria. Ha chiesto maggiori investimenti per prevenire future pandemie. Ha anche sostenuto l’urgente necessità di vaccini di lunga durata che bloccassero l’infezione, sottolineando che l’attuale pandemia rappresenti ancora una minaccia.
Ha sollecitato la creazione di un team di esperti internazionali che vanno dagli epidemiologi ai modellisti informatici per individuare rapidamente le minacce per la salute globale e migliorare il coordinamento tra i paesi. Una spesa da circa un miliardo di dollari Secondo lui, questo costerebbe circa 1 miliardo di dollari, gestita dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
