Se c’è chi pensa a collegare tutto il mondo tramite una connettività satellitare, come Starlink su tutti, c’è chi invece questo tipo di lavoro decide di farlo attraverso le profondità marine.
E’ di questo che si occupa il progetto del consorzio 2Africa: creare una connessione fra circa 3 miliardi di persone, una connessione di rete, tramite un cavo sottomarino. Un progetto molto ambizioso, la cui “prima pietra” è stata posata a Genova, e che prevede una struttura che una volta completata sarà lunga 45 mila kilometri: si tratterà del cavo sottomarino più lungo al mondo.
A far parte di questo progetto sono in molti: c’è anche Meta, la società di Mark Zuckerberg che possiede Facebook, Instagram e WhatsApp, tanto per citarne alcuni, oltre a China Mobile International, Orange, Vodafone, MTN GlobalConnect, stc, Telecom Egitto e WIOCC, tutte società riunite nel consorzio 2Africa.
A fine 2024 il cavo sarà pronto e 46 località connesse
I portavoce di questo consorzio eccellente hanno spiegato che le operazioni di posa a Genova Sturla apriranno la strada “alle future operazioni di posa, che avverranno nei prossimi mesi“. E’ prevista per il 2024 la fine dei lavori, con la connessione di ben 46 località connesse tra di loro.
Per quanto invece riguarda Genova, il consorzio prevede la creazione di un percorso superficiale per collegare la stazione di posa dei cavi ai principali Carrier Neutral Data Center (CNDC) di Milano, ossia data center che non hanno nessun vincolo con alcun fornitore di servizi di telecomunicazioni.
Il cavo sottomarino, una volta finito, darà connettività a tre continenti, ossia Europa, Africa e Asia, mettendo in connessione il 36% della popolazione mondiale. Grazie alla sua estensione denominata Pearls arriverà anche alla Penisola Arabica, al Pakistan e all’India.
Il cavo servirà per dare facilità di accesso a diversi tipi di servizi, soprattutto in quelle aree mondiali dove la connessione è parzialmente o totalmente mancante. Tra questi servizi, infatti, ci saranno quelli relativi ai campi di applicazione “dell’istruzione, dell’assistenza sanitaria e del business, con tutti i benefici economici e sociali derivanti dal miglioramento delle condizioni di connettività“.
Il consorzio 2Africa ed il suo progetto vogliono in questo modo diventare catalizzatori “di cambiamento nel mercato della banda larga“: la posa del cavo sottomarino e la sua finale costruzione porterà infatti tanti benefici socioeconomici a tutti i territori in cui arriverà ed al loro tessuto produttivo.