La tecnologia che viene usata per gli assistanti vocali ottiene un miglioramento fuori dal comune: adesso non dovremo più pronunciare alcuna frasi per attivarlo, difatti basterà soltanto far uso di una funzionalità molto utile e soprattutto di una facilità immensa. Cosa dovremmo fare? niente di complicato o irrealizzabile, sarà sufficiente guardare il dispositivo come se stessimo osservato un qualunque altro oggetto.
Gli assistenti vocali migliorano giorno dopp giorno con degli update così tanto interessanti da apparire indispensabili a volte, ecco perché installarli è molto importante dopotutto. Dobbiamo tenere “in forma” il dispositivo affinché possa far uso di ogni tipo di opzione possibile, soprattutto laddove se ne presenti una molto utile sotto ogni punto di vista.
Ed è per questa semplice ragione che la casa di Mountain View ha deciso di cambiare le carte in tavola: ora basterà solamente uno sguardo per permettere all’assistente vocale di funzionare. Non sarà più necessario pronunciare “Ok Google“, bensì dovremo semplicemente girarci verso il proprio smart schermo e cominciare a parlare, esattamente come se lo stessimo facendo con una persona reale.
L’impostazione di cui vi abbiamo parlato che sarà esclusiva di Nest Hub Nax, ssia un dispositivo che non è ancora commercializzato in Italia, in realtà era stata scovata da un utente che un anno e mezzo fa pare che fosse riuscito ad intercettare le build sperimentali del firmware destinate all’uso interno. Attualmente lq stessa funzionalità, chiamata “Blue Steel” e con un chiar riferimento al film Zoolander e alla celebre espressione del protagonista, sembra che stia prendendo piede. Ma quali altre info abbiamo sulla faccenda?
Proprio come hanno potuto costatare i membri di 9to5Google, all’interno dell’ultima beta dell’app Google, nonché la versione 13.14, esiste una descrizione precisa della feature, il cui nome è “Guarda e parla“. L’utente afferma che sia sufficiente guardare il display da un metro di distanza per iniziare a parlare con l’Assistente Google, sfruttando persino delle opzioni conosciute come Voice Match e Face Match in modo tale Nest Hub Max funzioni.
Sulla questione relativa alla privacy, invece, cosa possiamo dire? Non dovete temere nulla: i dati raccolti dalla fotocamera restano sul dispositivo, dunque il segnale video non viene inviato al cloud. Ora come ora la fotocamera di Nest Hub Max viene già utilizzata per riconoscere le gesture della mano che consentono di mettere in pausa e riprendere l’esecuzione di contenuti multimediali, spegnere timer o sveglie e mutare l’Assistente Google.
E nonostante questa funzione non abbia ancora visto la luce, è ovvio dire che la
comparsa nel codice di stringhe di testo così esplicite siano il segnale di un lancio che potrebbe essere imminente, o anche solo del fatto che Google ci sta lavorando intensamente. La scoperta della sua esistenza a quanto pare è reale ed avrà modo di essere attestata del tutto soltanto in seguito, di conseguenza non ci rimane altro che aspettare e sperare di poterla provare al più presto.
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