La NASA presenta una nuova tecnologia per i lanci sub-orbitali: SpinLaunch. Si tratta di un acceleratore suborbitale che è stato testato pubblicamente per la prima volta durante il mese di ottobre 2021 presso lo Spacepost America, in New Mexico. Il suo funzionamento si basa sul principio che sta dietro al lancio del peso.
Il nuovo acceleratore suborbitale SpinLaunch utilizza il principio che sta dietro al lancio del peso, che in questo caso è rappresentato da un satellite che viene sparato in aria a 8.000 km/h. La NASA ha firmato un contratto con SpinLaunch per un test utile a valutare l’opportunità di lanci futuri, che si è tenuto lo scorso ottobre nello Spaceport America, in New Mexico, a 1.600 km/h.
Ecco come funziona SpinLaunch
Ma com’è composta questa interessante innovazione? Il lanciatore di SpinLaunch è una chiocciola di acciaio all’interno della quale viene fatto il vuoto per minimizzare gli attriti e massimizzare dunque la velocità del braccio in fibra di carbonio, a cui potrebbe essere ancorato un veicolo di lancio con un satellite, da fiondare nello spazio attraverso il “camino”.
Questa incredibile invenzione è enorme: infatti, ha un diametro di circa 90 metri. All’estremità, il lanciatore può sostenere il carico di un satellite di massimo 100 chilogrammi. Questo, una volta raggiunta la giusta velocità di rotazione, verrà «lanciato» in orbita da un tunnel apposito grazie al motore elettrico posto al centro .
Infatti, il fine di SpinLaunch sarà importantissimo: servirà a portare piccoli satelliti oltre l’atmosfera terrestre, senza più bisogno di trasportarli con un razzo. Il test di prova, richiesto dalla NASA, ha avuto esito positivo e di conseguenza l’agenzia spaziale a stelle e strisce ha deciso di firmare un contratto per usufruire dello stesso metodo di lancio in futuro.
Un importante risparmio di costi
L’aspetto più importante del progetto è che questo tipo di lancio ridurrà notevolmente i costi. Infatti, l’uso della forza centrifuga permette di tagliare ben il 70 per cento di carburante necessario per un decollo tradizionale, nonché per le strutture necessarie ad un mezzo di lancio tradizionale. L’energia generata dalla chiocciola è sufficiente per superare la stratosfera, poi l’inserimento e il posizionamento in orbita avviene per merito di un piccolo stadio propulsivo a basso costo.
Riguardo al progetto, si è espresso lo stesso fondatore e CEO di SpinLaunch, Jonathan Yaney: “SpinLaunch offre un sistema di lancio suborbitale unico e il recente accordo con la NASA segna un punto di svolta chiave poiché SpinLaunch sposta l’attenzione dallo sviluppo tecnologico alle offerte commerciali.
Quella che era iniziata come un’idea innovativa per rendere lo spazio più accessibile, si è concretizzata in un approccio al lancio tecnicamente maturo e rivoluzionario. Non vediamo l’ora di annunciare presto altri partner e clienti e apprezziamo molto il continuo interesse e supporto della NASA per SpinLaunch”. In conclusione, la NASA lo metterà alla prova entro fine anno come soluzione economica alternativa ai soliti metodi tradizionali.