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Anonymous alla riscossa: rubati i dati di una Chiesa Ortodossa in Russia

Sembra assurdo, ma in realtà è successo per davvero. L’organizzazione degli Anonymous ha voluto farsi sentire con un duro attacco alla Chiesa Ortodossa, talmente violento che tutti si sono chiesti come mai abbiano deciso di farlo. Ebbene, dal momento che il gruppo esegue sempre le proprie azioni con una ragione precisa, anche in questo caso ce n’è una molto ragionevole e che potrebbe spiegare il loro gesto; vediamo quale sia.

Anche se le loro azioni sono considerate illegali, pare che facciano del bene – MeteoWeek.com

Gli attacchi informatici stanno giocando un ruolo molto importante in questa battaglia, soprattutto perché quasi tutte le nazioni coinvolte nella faccenda stanno facendo uso di una ingente quantità di tecnologia avanzata per poter comunicare tra loro ed avviare diverse operazioni di alto rilievo. Da qui, in sostanza, capiamo come mai la presenza degli hacker si sia manifestata.

Abbiamo sentito molte volte delle notizie riguardanti dei colpi digitali in questi ultimi due mesi; la guerra è stata soltanto un mezzo per permettere a molti cybercriminali di uscire allo scoperto per poter provocare dei danni ingenti, a volte così tanto gravi da risultare essere impossibili da riparare. Ma ci sono state alcune azioni abbastanza memoriabili e che non dimenticheremo mai tanto facilmente, come quelle degli Anonymous per esempio.

Attualmente, il gruppo, sta continuando i suoi attacchi hacker contro il Cremlino. Inizialmente avevano preso di mira soltanto le agenzie e i servizi governativi della Russia, mentre adesso il loro nuovo bersaglio, a quanto pare, è la Chiesa Ortodossa. Sì, avete capito bene, non è un nome in codice per una sede militare o altro, è proprio quello che sembra. Ma perché hanno deciso di colpirla, e come mai adesso e non in altre occasioni?

Le motivazioni del colpo di Anonymous

Gli Anonymous sono intervenuti in merito alla questione della guerra, ma per farlo hanno colpito la Chiesa Ortodossa – MeteoWeek.com

La news ufficiale dell’attacco informatico è avvenuta mediante un tweet, dove è stato detto quello che a breve vi mostreremo per una questione di completezza: “Gli hacker hanno fatto trapelare 15 GB di dati rubati dall’ala di beneficenza della Chiesa ortodossa russa, e rilasciato circa 57.500 e-mail tramite #DDoSecrets. A causa della natura dei dati, in questo momento, questi vengono offerti solo a giornalisti e ricercatori“.

Da questo messaggio, come abbiamo potuto capire, sono stati sottratti 15 GB, oltre che più di 57.000 e-mail già pubblicate in rete. I dati, esattamente proprio come è stato detto su Twitter, saranno diffusi soltanto a giornalisti e ricercatori, inoltre l’attacco potrebbe essere anche una diretta risposta alle dichiarazioni del Patriarca Kirill, il quale aveva preso espresso molte volte delle parole favorevoli alla Russia e che andavano contro l’Ucraina.

E in base a diverse fonti, Kirill sarebbe molto vicino a Putin, che prosegue, con i media tradizionali a disposizione e altri vari mezzi di informazione, la sua propaganda per sostenere il suo paese. Queste motivazioni, quindi, hanno scatenato una cattiva reazione da parte degli Anonymous, i quali hanno deciso di intervenire immediatamente per mettere a tacere la Chiesa Ortodossa.

Sebastiano Spinelli

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Sebastiano Spinelli

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