Lo sapevate che ad ogni catastrofe naturale, corrisponde un battito della Terra?
Se la Terra, ora, vi sembra un posto ospitale, nonostante la nostra rovina continua, in molte zone della sua superficie, sappiamo che nel corso della storia e delle diverse ere che ha attraversato, i cambiamenti sono stati davvero intensi, stiamo sempre parlando a livello geologico, e ciò si è riflesso anche sulla sorte delle forme di vita che l’hanno abitata, che nel corso dei millenni si sono evoluti e, in alcuni casi, scomparsi. Solo negli ultimi 260 milioni di anni i cambiamenti sono stati radicali (anno più anno meno) e tra gli eventi di maggior portata massima che abbiamo passato, non possiamo dimenticare l’estinzione dei dinosauri, la formazione dei continenti così come li conosciamo oggi, e molti altri eventi geologici che fino ad oggi abbiamo dato per casuali e parte di un pianeta in evoluzione (pensate all’Isola Vulcano, a Pompei ecc).
Eppure non tutti sono d’accordo con questa teoria e una recente ricerca si è preoccupata di trovare una logica temporale in questi eventi geologici e collegarli a quello che conosciamo, arrivando a una soluzione che ha dell’incredibile. Sembra infatti che la Terra abbia una cadenza ben precisa per alcuni cambiamenti epocali, una sorta di battito geologico che alcuni sembrano aver decifrato.
È questa la teoria portata avanti da uno studio iniziato nel 2018 da due ricercatori dell’Università di Sidney e ripreso successivamente da un team della New York University nel 2021, fino ad ora. Michael Rampino, ha affermato che la conclusione a cui sono arrivati è piuttosto semplice ma senza una reale spiegazione. Il nostro pianeta, secondo i diversi studi, presenta una particolare attività geologia la cui cadenza ricorda quella di un battito cardiaco, e che nei fatti porta a stravolgimenti del pianeta ogni 27,5 milioni di anni circa.
“Molti geologi credono che gli eventi geologici siano casuali nel tempo ma il nostro studio fornisce prove statistiche per un ciclo comune, suggerendo che questi eventi geologici sono correlati e non casuali.”
Ma quello di Rampino non è uno studio inedito e simili teorie sono in voga da ormai quasi un secolo. Negli anni ’20 e ’30 infatti gli scienziati avevano suggerito che il battito geologico avesse un ciclo di 30 milioni di anni, mentre negli anni ’80 e ’90 i ricercatori hanno analizzato meglio la sequenza di eventi geologici più datati, parlando di un intervallo compreso tra 26,2 a 30,6 milioni di anni.
Si tratta quindi di una ciclicità che non ha apparente spiegazione.
“Questi impulsi ciclici della tettonica e del cambiamento climatico possono essere il risultato di processi geofisici legati alla dinamica della tettonica delle placche e dei pennacchi del mantello, o potrebbero in alternativa essere stimolati da cicli astronomici associati ai movimenti della Terra nel Sistema Solare e nella Galassia.”
A questo punto, una domanda sorge spontanea, e quasi impaurita: in che punto siamo del ciclo di 27,5 milioni di anni? Ebbene, a quanto pare mancano circa 20 milioni di anni al prossimo evento cataclismatico. Stay Calm.
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