E finalmente dopo una lunga attesa giunge l’ufficialità da parte dell’azienda cinese che completa così il suo assortimento
Non ci si spiega come mai Xiaomi abbia deciso di splittare in due distinte attività la presentazioni della serie 11 del suo Redmi Note, se non nel voler sfruttare maggiormente la scia di notorietà postuma. Per un progetto poi che è arrivato in Europa già con un uno scarto significativo.
In Cina infatti aveva conquistato il pubblico già dal suo esordio in ottobre ottenendo il plauso dei più esigenti e facendo registrare numeri di tutto rispetto. L’approccio commerciale nel vecchio continente però è stato di tutt’altra natura. Il Redmi Note 11 è giunto a noi solo in gennaio, con le versioni 11, 11S, 11 Pro e 11 Pro 5G. Ora però il percorso di sbarco si conclude. E’ fissato per martedì 29 marzo il rilascio ufficiale dell’ultimo, e anche più atteso, modello. Ovvero il Redmi Note 11 Pro+ 5G.
Il pubblico e i mercati non si aspettano un prodotto sconosciuto e non crediamo che l’evento sia scandito da colpi di scena e sorprese. E’ tuttavia comunque un momento atteso, complice anche la possibilità di vedere svelate alcune variabili che potrebbero essere suscettibili di modifiche.
I nodi da sciogliere e l’evento di presentazione del Redmi Note 11 Pro+ 5G
A nascondersi dietro il velo che si alzerà la prossima settimana ci sono due incognite da non sottovalutare.
La prima è di natura tecnica. Al momento esistono infatti due versioni messe in commercio nel mercato asiatico. Quella indiana prevedere la presenza del chip Snapdragon 695, mentre quella cinese ha optato per il Dimensity 920. La scelta dunque non è semplicemente stilistica ma soprattutto sostanziale, e dovrà tenere conto delle preferenze della clientela europea.
Per la seconda invece parliamo puramente di transazioni commerciali. Xiaomi infatti ha fissato i seguenti prezzi di listino:
- per la versione con 6GB di RAM e 128 GB di spazio di archiviazione il prezzo richiesto è pari a 459€
- mentre per quella più completa che prevede 8GB di RAM e 256GB di SSD si passa rapidamente a 499€
Tali listini di riferimento vanno presi opportunamente con le pinze e la motivazione è presto spiegata. Tali valori di riferimento infatti non tengono in considerazione le variabili legate ai regimi fiscali dei diversi stati appartenente all’Unione Europea. In ciascun territorio infatti ci si dovrà aspettare una fluttuazione che cambierà il peso dell’acquisto finale.
Nulla tuttavia cambia rispetto alle aspettative sul prodotto. Dopo aver raccolto i pareri positivi del mercato dell’est ci si aspetta che anche ad occidente il prodotto firmato dall’azienda cinese riceverà un interesse all’altezza dell’apparecchio, che riesce a bilanciare innovazione, stabilità e performance. Senza perdere di vista il prezioso rapporto qualità/prezzo.