Il programma Artemis della Nasa sta andando avanti anche se non si può più parlare del 2024 per il prossimo allunaggio. I tempi infatti si sono allungati notevolmente e se già nell’era Trump si parlava del 2025, ora è più probabile che si parlerà del 2026.
Ma non si parla solo dell’allunaggio, il progetto finale prevede una serie di viaggi avanti e indietro da e per la Luna che nelle intenzioni dovrebbero diventare una sorta di routine. E per questo serviranno sia nuove collaborazioni, sia nuovi lander lunari. Come quello che ora è in sviluppo da parte di SpaceX, progetto dal quale la Nasa vuole prendere spunto ed esempio.
L’agenzia statunitense per lo spazio ha infatti annunciato di avere la ferma intenzione di realizzare un secondo lander proprio per la missione Artemis con l’obiettivo di arrivare al 2026-2027 con due mezzi viaggianti pronti per poter raggiungere la Luna più spesso. Ma per fare questo c’è bisogno di una collaborazione con altre società, alle quali la Nasa ha richiesto di proporre nuovi concept.
La Nasa riceve i fondi necessari per realizzare un nuovo lander
In realtà la Nasa aveva già da tempo questo progetto in mente, ma purtroppo nel 2021 arrivarono meno fondi rispetto a quelli richiesti (850 milioni di dollari invece di 3,4 miliardi) e quindi all’epoca la Nasa fu costretta a scegliere tra le proposte di Blue Origin, SpaceX e Dynetics. Scelta ricaduta su SpaceX in quanto più conveniente delle altre, che però offese Jeff Bezos e la sua Blue Origin.
Ora per fortuna l’ultima legge di bilancio ha dato la possibilità alla Nasa di procedere con il progetto, avendo fornito all’agenzia spaziale statunitense i fondi necessari: ben 1,195 miliardi di dollari. Si prevede dunque che entro le prossime settimane la Nasa farà sapere quali sono i requisiti necessari per partecipare al progetto e tutto dovrebbe essere ufficializzato entro la fine della primavera.
Il diritto alla partecipazione è “negato” solamente a SpaceX che ha già un contratto con la Nasa, mentre Blue Origin e ogni altra società operante nel settore aerospaziale potranno tornare in corsa per l’appalto. Di certo Blue Origin sarà leggermente avvantaggiata dal momento che in passato i tecnici di Jeff Bezos avevano già iniziato a progettare il lander.
Il progetto Artemis e la realizzazione del secondo lander sono solo un tassello delle operazioni che riporteranno presto l’uomo sulla Luna. Negli ultimi mesi infatti sono andate avanti le operazioni di sviluppo del razzo Space Launch System e della navicella spaziale Orion, che sono in corso di test proprio in questi giorni al Launch Pad 39B.
Raggiungere la Luna non è però che il primo passo di un progetto che ha una finalità conclusiva diversa e molto più ambiziosa: la Nasa infatti punta a raggiungere al più presto anche Marte con un equipaggio dopo aver “colonizzato” la Luna e stabilito una presenza costante sul satellite naturale della Terra.