Trenitalia sotto attacco hacker: biglietterie e self fuori uso

L’intera rete ferroviaria gestita da Trenitalia è sotto scacco a causa di un attacco che ha messo in pesante crisi i sistemi informatici

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Sportelli automatici e biglietterie sono state temporaneamente messe ko. L’azienda infatti ha preferito isolare alcuni canali di vendita considerati non sicuri per tornare ai metodi tradizionali di acquisti e pagamenti – Meteoweek.com

Anche Trenitalia è stata travolta da una serie programmatica di azioni criminali. Le stesse che stanno dilagando attualmente sul web in maniera decisamente strategica. Sembra infatti che mai come in questi giorni sia scoppiata una bomba virale nella rete. Fatta da una costellazione di attacchi hacker che si registrano come più intensi del solito.

La vicenda, che ha visto un blocco temporaneo dei sistemi delle Ferrovie dello Stato Italiane, ha preso piede nella giornata del 23 marzo. E da subito ha fatto drizzare le antenne degli organi di controllo. Nessuno infatti è riuscito a considerare l’episodio come un’azione sporadica di alcuni scaltri cybercriminali.

Il primo timore che il down dei sistemi dell’agenzia di trasporto su rotaia a bandiera tricolore fosse collegato alle vicende ucraine infatti è subito stato preso in considerazione.

L’attacco hacker ai sistemi di Trenitalia e quello che sappiamo del cryptolocker che ha costretto l’azienda a correre ai ripari

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La decisione di sospendere in via cautelare alcune utenze ha causato una pioggia notevole di disservizi. Ridurre l’attività da remoto infatti ha di fatto causato ingenti danni all’azienda, andando a tagliare i canali online che sono diventati ormai la routine per la maggior parte dei clienti – Meteoweek.com

Come condiviso sui canali ufficiali di Trenitalia e di Rft alla base della criticità che ha costretto l’azienda ad interrompere alcune referenze delegate all’acquisto e alla fornitura di servizi online ci sarebbe un malware. Sarebbe questo, appartenete alla categoria dei cryptoloker, che avrebbe permesso ai cybercriminali di acquisire alcune informazioni della banca dati della società.

I malintenzionati avrebbero avuto accesso ai sistemi, sottraendo e arraffando. Con l’intento successivo di chiedere un riscatto in denaro per restituire il maltolto. Tuttavia, secondo quanto dichiarato del gruppo di Ferrovie dello Stato, non sarebbe stata versata alcuna cifra a favore di alcun referente per superare lo stallo.

E allo stesso tempo la società avrebbe preso molto sul serio l’accaduto. Ricorrendo a misure preventive di rilevante entità. Tra le formule applicate, per arginare quanto stava accadendo, i vertici hanno stabilito di spegnere immediatamente i terminali dei dipendenti. Una direttiva che ha colpito sia il personale in presenza che quello in smart working. E non solo.

Nell’intento di bloccare subito l’azione del malware è stato prudentemente deciso di interrompere l’emissione di biglietti in formato digitale. E questo ha significato tornare al vecchio metodo dell’acquisto direttamente a bordo treno. Un’attività che pare talmente obsoleta da sembrare il ricordo di un passato ormai andato.

Attualmente tuttavia la situazione tende ad andare incontro ad una progressiva ripresa della normalità. Anche se resta ancora irrisolto il nodo che ha portato molti a pensare ad una possibile coincidenza tra il conflitto attualmente in corso nel cuore dell’Europa e le attività internazionali della Russia.