Paura dallo Spazio: abbiamo identificato un asteroide solo poco prima che si schiantasse sul nostro pianeta

Più che nello schianto, la notizia mista a preoccupazione sta nel fatto che l’asteroide caduto sulla Terra, è stato avvistato soltanto qualche ora prima del suo arrivo. Designato 2022 EB5, il piccolo oggetto roccioso ha colpito il nostro pianeta lo scorso 11 marzo, senza portare gravissime conseguenze.

Non è la prima volta che un EB5 cade sulla Terra (Adobe Stock)
Non è la prima volta che un EB5 cade sulla Terra (Adobe Stock)

L’asteroide, tre metri di larghezza grande circa la metà di una giraffa maschio di copertura media, rivelano gli scienziati, non poteva fare danni più del dovuto visto che simili corpi celesti possono crescere fino a raggiungere i cinque-sei metri di altezza. La notizia, ovviamente ha fatto il giro del mondo, riportata da autorevoli firme, dalla Reuters al Jerusalem Post.

L’EB5 si è dunque bruciato in modo innocuo nell’atmosfera e non è noto se qualche frammento residuo sia effettivamente sopravvissuto intatto. Alcuni in Islanda hanno riferito di aver sentito il rumore dello schianto, alcuni hanno visto un lampo di luce poco prima del botto, l’International Meteor Organization sta cercando altre testimonianza per capire l’accaduto.

L’ultimo asteroide EB5 si è schiantato sulla Terra nove anni fa

L'ultimo impatto di un asteroide prima del 2022 EB5 è stato nove anni fa (Adobe Stock)
L’ultimo impatto di un asteroide prima del 2022 EB5 è stato nove anni fa (Adobe Stock)

Il problema è che l’asteroide in questione è stato scoperto solo due ore prima dell’impatto, dall’astronomo ungherese Krisztián Sárneczky. Gli asteroidi sono potenzialmente uno dei disastri naturali più pericolosi che il pianeta potrebbe subire, soprattutto perché al momento non esiste un modo immediato per fermarli.

Secondo una ricerca del Davidson Institute of Science, il “braccio” della “mente” Weizmann Institute of Science di Israele, un asteroide di oltre 140 metri di diametro rilascerebbe una quantità di energia almeno mille volte maggiore di quella rilasciata dalla prima bomba atomica, qualora colpisse la Terra.

Qualcosa di ancora più grande, si parla di quegli asteroidi di oltre 300 metri di larghezza, come Apophis tanto per intenderci, potrebbe distruggere un intero continente. Un asteroide largo più di un chilometro, come 138971 (2001 CB21), che ha sorvolato la Terra all’inizio di marzo – potrebbe innescare un cataclisma mondiale. Tuttavia, anche piccoli asteroidi possono causare danni.

L’ultimo impatto di un asteroide prima del 2022 EB5 è stato nove anni fa. Nel 2013 un piccolo asteroide largo circa 17-20 metri ha colpito Chelyabinsk, schiantandosi in Russia. Sebbene l’impatto in sé non sia stato grave, l’onda d’urto ha causato la rottura di migliaia di finestre e ha visto molti feriti, causa il vetro frantumato.

È per questo motivo che scienziati di tutto il mondo hanno lavorato per studiare i numerosi asteroidi nello spazio e catalogarli, calcolandone le traiettorie e anticipando eventuali eventi di impatto. Ma questo deve essere sfuggito. Almeno fino a un paio d’ore dall’impatto.

Gli asteroidi costituiscono uno dei più numerosi tipi di oggetti del sistema solare. Attualmente, secondo la NASA, esistono oltre 1.113.000 asteroidi nel sistema solare, ma quelli sono solo quelli definitivamente identificati, il che sta a significare che chissà quanto ce ne sono. Nel 2019, un asteroide di 100 metri designato 2019 OK ha sfiorato la Terra a una distanza di soli 70.000 chilometri.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista accademica peer-reviewed Icarus all’inizio del 2022, ciò è dovuto al fatto che alcuni asteroidi sono essenzialmente in grado di intrufolarsi attraverso un punto cieco metaforico. In sostanza, sembrano muoversi molto più lentamente di quanto non siano in realtà. Forse per questo che ci hanno sorpresi.