Metaverso, quanto costa aprire un negozio nella realtà aumentata?

Il primo a investirci su, Mark Zuckerberg. Che ha fiutato l’affare a tal punto da metterci la faccia e cambiare Facebook in Meta. Appunto. Ha fatto notizia di recente l’acquisizione di un’isola da parte del campione d’Europa Marco Verratti. Più in generale, in moltissimi a ritenere il Metaverso come il Next best thing del prossimo decennio, un Eldorado, il futuro di internet.

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Metaverso – MeteoWeek.com

Quanto cosa però aprire un negozio in questa sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in 3D grazie al proprio avatar, un nome che deve i suoi Natali a Neal Stephenson in Snow Crash, libro di fantascienza cyberpunk? Se pensate che sia un giochetto da ragazzi, vi sbagliate. E’ una cosa molto seria ed economicamente dispendiosa.

Esistono aspiranti proprietari terrieri e perfino società specializzate. Come Decentraland, una piattaforma basata su browser del mondo virtuale 3D dove gli utenti possono acquistare appezzamenti di terreno tramite la criptovaluta MANA, che utilizza la blockchain di Ethereum, è salita alla ribalta per merito proprio di Metaverse Group, che ha speso qualcosa come 2,4 milioni di dollari per un pezzo di terra.

Tutto si basa sul meccanismo delle blockchain

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I negozi del metaverso sono basati su Blockchain – MeteoWeek.com

Anche Sandbox sulla breccia dell’onda. La piattaforma guidata dalla community in cui i creatori possono monetizzare VOxel ASSETS ed esperienze di gioco sulla blockchain ha aperto le porte proprio a Verratti, ma anche a Snoop Dogg: il rapper statunitense ci sta creando proprio un micro mondo, lo Snoopverse, base d’asta 450 mila dollari. Ce ne sono altre di piattaforme: Cryptovoxels, Somnium Space e Axie Infinity, Ogni giorno che passa, ne spuntano altre, a dimostrazione che il mercato è molto florido. Direttamente proporzionato al prezzo da pagare.

I soldi sono monete virtuali o pseudo tali: tutto si basa sul meccanismo delle blockchain. Poi libertà totale in base alla propria fantasia e, soprattutto, a ogni portafoglio online. The Sandbox che ha stregato Verratti fa pagare il proprio appezzamento di terra 11.000 dollari come minimo, fino a 4 milioni di dollari il massimo. Decentraland, tanto per fare un esempio, ha 90 mila lotti di terra, tutti venduti.

Una volta scelto il terreno, libertà assoluta, non prima di aver effettuato la transazione: il sistema rilascia NFT, la certificazione di quella che ormai a tutti gli effetti è una proprietà privata. “Siamo di fronte al prossimo rinnovamento dei social media”. Così parlò Andrew Kiguel in un’intervista rilasciata alla CNBC. “Il costo dei terreni virtuali – sottolinea il CEO di crypto trading Tokens – è aumentato dal 400% al 500% negli ultimi mesi”. Mark Zuckerberg con un semplice cambio nome, da Facebook a Meta, ci ha messo del suo all’impennata dei prezzi. A tutto il resto ci hanno pensato altri VIP e un tam tam mediatico con pochi precedenti.

L’ambizione di diventare un futuro proprietario di un qualcosa che non esiste in realtà, se non nel Metaverso, è iniziata a diffondersi, con la convinzione che quei terreni comprati a tot oggi domani potrebbero essere venduti a tot più mille, non a caso le stime ipotizzano un business da mille miliardi di dollari. A prescindere dalla voglia di investire, l’importante è sapere che ci vogliono tanti soldi per il Metaverso.

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