Se c’è di messo Woz, deve essere per forza qualcosa di grande. O quanto meno un progetto da seguire e analizzare, se non fosse che ci fosse di mezzo lui, il co-fondatore di Apple insieme a Steve Job: Steve Wozniak, per tutti Woz. Appunto.
La sua nuova passione, l’ormai nota spazzatura spaziale, l’ha portato a istituire una sua azienda, la Privateer, grazie alla quale Woz svilupperà un ambizioso progetto: traccerà gli oggetti spaziali che orbitano attorno alla terra e alla luna.
Non sarebbe soltanto un investimento, una questione di soldi. Ne è sicuro Alex Fielding, co-fondatore di Privateer insieme proprio a Wozniak, nonché suo amico di vecchia data. “Non credo che a Steve importi un accidente di guadagnare altri 10 centesimi – dice in uno stralcio di un’intervista alla CNN Business – non gli potrebbe interessare di meno“.
Quella di Privateer è un’autentica missione, ossia sviluppare un migliore tracciamento degli oggetti nello spazio e utilizzare questi dati per evitare collisioni disastrose. Per aiutare in questo sforzo, Wozniak e Fielding hanno portato in azienda Moriba Jah, un PhD e professore di meccanica orbitale che ha dedicato la maggior parte della sua vita al mondo accademico, tentando di aumentare la consapevolezza sulla minaccia sempre crescente rappresentata dalla proliferazione di detriti e immondizia all’esterno spazio.
È una minaccia che potrebbe spazzare via i satelliti che forniscono servizi di comunicazione alla Terra o addirittura fermare i viaggi nello spazio. Oppure, tanto per restare nell’attualità è come quel razzo che il 4 marzo si è schiantato sulla parte nascosta della Luna.
Moriba Jah è l’uomo giusto per Woz: ha condotto la ricerca all’Università del Texas, è apparso alle udienze del Congresso, un fervido assertore per il cambiamento sulla scena mondiale. Ma Jah ha detto alla CNN che Business recentemente è giunto a una conclusione solenne: non ci sono abbastanza fondi nel mondo accademico per sviluppare le tecnologie che immagina che il mondo abbia bisogno, per combattere il problema della spazzatura spaziale.
Per questo Jah è andato a cercare quel finanziamento, un finanziamento su cui Wozniak ha scommesso senza remore. Il dinamico trio non sta inseguendo gli stessi sogni di Elon Musk e Jeff Bezos. Neanche quelli di Richard Branson, altro in prima fila nella corsa sfrenata al turismo spaziale.
Privateer non svilupperà nuovi razzi appariscenti, né lancerà persone verso le stelle. Non è proprio nelle corde di Woz. Si concentrerà invece esclusivamente sulla lotta alla minaccia incombente dei detriti nell’orbita terrestre, milioni di pezzi dei quali volano incontrollati, minacciando di distruggere i satelliti attivi con cui potrebbero entrare in contatto.
È un problema che ha guadagnato crescente attenzione poiché il numero di satelliti attivi nello spazio è proliferato negli ultimi anni. Un problema che Wozniak vuole risolvere. Il rischio sempre più incombente, infatti, è che le collisioni tra oggetti nello spazio possano innescare reazioni a catena disastrose, generando pericolose nuvole di detriti.
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