Sono giunte all’orecchio alcune notizie per niente rassicuranti, e che pare potrebbero coinvolgere tutti noi da un momento all’altro. Cosa vogliamo dire? Che probabilmente saremo costretti a subire degli attacchi hacker.
Secondo delle notizie veritiere, è probabile che l’Italia possa essere soggetta ad alcuni attacchi hacker di sconosciuta provenienza. Saranno rivolti principalmente agli enti governativi e a quelli industriali, seppur non si sappia chi possa essere la vittima e tanto meno se anche i comuni civili verranno presi cone bersaglio.
Ha lanciato l’allarme l’azienda CSIRT, acronimo di Computer Security Incident Response Team dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, la quale dichiara che: “Nel ricordare la necessità di adottare tutte le misure di protezione degli asset IT, in particolare quelle oggetto degli alert specifici già diffusi dall’Agenzia per la Cybersicurezza – Csirt Italia, si raccomanda prestare particolare attenzione nel giorno indicato e comunicare eventuali evidenze di attività malevole utilizzando i canali di comunicazione dello Csirt Italia“.
Tutto ciò sembra che abbia avuto inizio a seguito degli innumerevoli attacchi hacker che stanno avvenendo sia in Ucraina che in Russia. L’aggiunta di Anonymous e di altri gruppi esperti nell’informatica, tra l’altro, non ha fatto altro che peggiorare ancora di più la situazione, rendendola maggiormente drastica rispetto a prima.
Il CSIRT aveva già avvertito l’Italia di questa eventualità: “Sebbene al momento non vi siano indicatori in tal senso, si evidenzia il significativo rischio cyber derivante da possibili impatti collaterali a carico di infrastrutture ICT interconnesse con il cyberspazio ucraino, con particolare riferimento ad enti, organizzazioni ed aziende che intrattengono rapporti con soggetti ucraini e con i quali siano in essere interconnessioni telematiche. Tali impatti potrebbero derivare dalla natura interconnessa della rete Internet, in quanto azioni malevole, indirizzate verso una parte di essa, possono estendersi ad infrastrutture contigue come dimostrano precedenti infezioni con impatto globale quali ad esempio NotPetya e Wannacry“.
La comunicazione per le misure da adottare, inoltre, suggerisce di fare molta attenzione ai file e ai link malevoli ricevuti, come anche alcuni documenti che potrebbero essere scambiati per delle note serie. Viene raccomandato pure di verificare le password, i sistemi di backup e il ripristino dei dati qualora fosse necessario eseguirlo. Suggeriscono di pianificare anche dei modelli di sicurezza “zero trust” per aumentare la difesa informatica, come anche ridurre i servizi esposti a canali di comunicazione secondari.
Infine, vi lasciamo il commento di un operatore nazionale che si è espresso sull’argomento: “Saranno mesi di lacrime e sangue, i russi vorranno punire chi gli ha fatto le sanzioni, assisteremo a una guerra silenziosa in cui il sistema economico nazionale ed europeo saranno bombardati digitalmente. Sarà una maratona, quello che viviamo non è un contesto da Torri gemelle, ma uno stillicidio quotidiano per il settore economico. Bisogna imparare ad assumere una nuova postura e questo non vale solo per i 100 big della nostra economia. È diventato il problema di un’intera società“.
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