L’invasione della Russia scombussola il mondo, perfino quello del gaming, coinvolgendo anche il sequel di quello sparatutto in prima persona creato dalla id Software, rilasciato nel 1993, uno dei primi game di genere FPS con modalità multigiocatore, in rete LAN.
ll co-creatore di Doom, John Romero, è tornato alla creazione di mappe per il classico sparatutto in prima persona nel 2016, attraverso un post ufficiale su tweet, schierandosi palesemente dalla parte dell’Ucraina.
“Per sostenere il popolo ucraino e gli sforzi umanitari della Croce Rossa e del Fondo centrale di risposta alle emergenze delle Nazioni Unite – si legge dal suo profilo ufficiale – sto rilasciando un nuovo livello DOOM II per una donazione di 5 euro“. Un altro tweet profuma di solidarietà: il 100% del guadagno andrà in beneficienza, a favore proprio della Croce Rossa e del Fondo centrale di risposta alle emergenze delle Nazioni Unite.
Il mondo del gaming sta tutto dalla parte dell’Ucraina
Romero, dunque, sta rilasciando due mappe autonome in rapida successione, seguite da un ingombrante megawad sotto forma di Sigil del 2019. È stato fantastico, tra l’altro, e abbastanza ben accolto che sta arrivando un sequel, questa volta creato per Doom 2.
Un nuovissimo livello, quindi, ad hoc per la guerra, chiamato “One Humanity“. Questo è in realtà il primo livello di Doom 2 che Romero ha rilasciato dal lancio del gioco nel 1994.
Certo, Doom 2 è praticamente lo stesso dell’originale, ma con una montagna di mostri extra, il superfucile e alcuni nuove texture, ma sarà interessante vedere quanti Archviles Romero lancerà nel suo nuovo livello. Per il momento, infatti, non si sa molto di più, se non quell’azione umanitaria che ha intenzione di svolgere John Romero. Il livello “One Humanity” è disponibile nel negozio online di Romero e richiede una copia originale di Doom II e un moderno port per giocare.
Quello di Romero, comunque, per quanto importante non è l’unico caso della presa di posizione di molti esponenti del mondo del gaming, colpiti come la maggior parte delle persone del mondo dalla ferocia di una guerra, che in questi periodi di pandemia proprio non ci voleva.
Molti nell’industria dei giochi hanno sostenuto l’Ucraina dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha lanciato un’invasione su vasta scala nel paese. Lo sviluppatore di Kiev GSC Game World ha recentemente condiviso un video straziante su come la guerra li ha colpiti e CD Projekt ha interrotto le vendite di giochi in Russia e Bielorussia. 11 Bit Studios, GOG, Raw Fury, Bungie, CD Projekt Red, Beetlewing, Wargaming e altri sviluppatori, editori e influencer di gioco hanno donato denaro a enti di beneficenza che aiutano civili e rifugiati ucraini.
L’Ucraina ha anche ufficialmente invitato Xbox, PlayStation e “tutte le società di sviluppo di giochi” a interrompere temporaneamente il sostegno a Russia e Bielorussia in una lettera aperta scritta dal vice primo ministro Mykhailo Fedorov.