Curiosity immortala un oggetto che sembra un piccolo fiore: mistero in arrivo?

Perseverance e Ingenuity stanno facendo la storia, ma Marte è il pianeta più osservato di questi tempi. La missione della NASA è a tutto tondo e ingloba anche un altro rover, quel Curiosity che rappresenta il fiore all’occhiello della Mars Science Laboratory, una missione di esplorazione sempre della National Aeronautics and Space Administration.

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Curiosity trova qualcosa su Marte che sembra un fiore – MeteoWeek.com

Curiosity è stato lanciato più di dieci anni fa dalla NASA e dopo quasi un anno ha raggiunto un Pianeta Rosso, che continua a stupire. E a regalare gioielli di rara bellezza, immortalate dal rover della statunitense.

Le ultime immagini stanno facendo il giro del web, sembrano oggetti artigianali, fiori e coralli, o presunti tali, in realtà oggetti, come rivelato dagli scienziati, figli del risultato di una incredibile azione batterica frutto di milioni di anni di erosione di roccia sedimentaria che è stata cementata da acque sotterranee, ricche di minerali.

C’è stata vita su Marte: le prove chimiche e minerali

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Marte, in passato c’è stata vita – MeteoWeek.com

Dimensione? Circa 1 cm. Immagine presa dall’imager montato sul braccio MAHLI acceso”. Twitta così NASA, un cinguettio da quasi 500 re-tweet, 36 tweet di citazione, e più di quattromila “mi piace”.

Il manufatto rupestre preso da Curiosity e schiaffato sui social ricorda un pezzo di corallo o un fiore ed è più piccolo di un penny. “Sono stati realizzati nell’antico passato – posta NASA – quando i minerali trasportati dall’acqua cementavano la roccia“. Curiosity ha scattato un’immagine del piccolo arrangiamento roccioso il 24 febbraio utilizzando il Mars Hand Lens Imager, una fotocamera situata all’estremità del suo braccio robotico.

La scoperta è simile ad altre piccole caratteristiche che Curiosity ha individuato in passato, che si sono tutte formate “quando i fluidi mineralizzanti hanno viaggiato attraverso i condotti nella roccia”, secondo l’agenzia statunitense.

In precedenza, il rover Opportunity aveva individuato dei “mirtilli” marziani, piccole sferule minerali che indicavano un terreno un tempo acquoso sul pianeta rosso. Ogni immagine che Curiosity raccoglie e condivide di queste caratteristiche sta aiutando i ricercatori a ricostruire la cronologia della presenza dell’acqua nel cratere, oltre che ad affascinare il popolo della rete.

Entro la fine dell’anno, Curiosity celebrerà un’importante pietra miliare: un decimo anniversario marziano. Il rover, atterrato sul Pianeta Rosso il 5 agosto 2012, è riuscito ad esplorare il cratere e la caratteristica Mount Sharp, al centro del cratere.

La missione è stata progettata per determinare se Marte sia mai stato abitabile per la vita microbica. Grazie al rover, sono arrivate le prove chimiche e minerali che hanno dimostrato l’abitabilità del pianeta in un lontano passato.

Da allora, Curiosity ha studiato la documentazione geologica per capire quando Marte avrebbe potuto essere più adatto ad ospitare la vita. La nostra vita. Uno dei motivi per cui da quelle parti è pieno, zeppo, di rover.