Google interviene sulla faccenda che riguarda l’Ucraina e la Russia. In particolar modo lo fa disabilitando il monitoraggio del traffico, e a quanto pare dovrebbe esserci una motivazione più che valida del perché la compagnia abbia voluto prendere questa decisione. Qual è la ragione principale?
Le società più grandi del mondo sono intervenute in merito alla battaglia che sta avvenendo tra gli ucraini e i russi. Ogni paese sta assistendo a questa terribile tragedia che, ovviamente, non può passare inosservata agli occhi di nessuno. In fondo, come si potrebbe evitare di non prendere una propria posizione in una guerra come questa?
Difatti nemmeno Google ha potuto rimanere in disparte durante una situazione del genere, anche perché sarebbe stato probabilmente un errore da parte sua. Ciò che ha fatto, al di là di quello che si potrebbe pensare, è una azione che mira ad aiutare l’Ucraina, e non a danneggiarla.
Sa bene in che modo funzionino i suoi servizi, non a caso l’azienda di Mountain View ha un grande controllo generale dal punto di vista delle comunicazioni, ragione per la quale ha preso una decisione molto importante. Ma se lo è così tanto, allora in che maniera dovrebbe mettere in difficoltà la Russia? Scopriamo che cosa ha avuto in mente.
La disattivazione dei tracciamenti stradali su Google Maps
Google ci ha fatto sapere che abbia voluto disabilitare, di proposito, le funzionalità
di segnalazione del traffico – in tempo reale – presente in Google Maps per quanto riguarda l’Ucraina. Lo scopo è il seguente: non fornire informazioni che potrebbero essere sfruttate dall’esercito russo per coordinare le operazioni militari. Il che avrebbe senso dato che, i soldati, hanno gli strumenti per poter tracciare le posizioni.
L’impostazione di monitoraggio del traffico fa uso dei dati di posizione degli smartphone così da mostrare agli utenti eventuali ingorghi sulle strade, attività commerciali e negozi che sono insolitamente affollati. Si tratta, in sostanza, di informazioni che potrebbero essere utilizzate dagli invasori per pianificare spostamenti, attacchi o prevedere gli spostamenti degli ucraini durante le loro operazioni.
Jerry Lewis del Middlebury Institute, ossia un esperto di open source intelligence, ha dichiarato di aver riscontrato alcuni segnali dell’invasione russa dopo che su Google Maps – che coincidenza – sono state viste delle vie stradali al confine ucraino. In base alle analisi effettuate, probabilmente i dati degli smartphone provenivano da civili fermati ai posti di blocco.
Google, sull’argomento, ha spiegato che la decisione di disattivare tali funzionalità è stata presa soltanto per proteggere la sicurezza dei cittadini ucraini. Ovviamente ha consultato le autorità della nazione prima di prendere questa scelta, quindi non ha agito casualmente; aveva bisogno dell’autorizzazione del governo prima di poterlo fare. Dal momento che sia stata approvata, a quanto pare è chiaro che sia risultata essere un’ottima idea; ora non dovranno più preoccuparsi gli ucraini.