Gli attacchi hacker continuano ad esserci anche in un periodo festoso come auello di Carnevale. Dato che dobbiamo proteggerci al meglio, studiare i possibili modi con cui potremmo cadere in trappola potrebbe aiutarci: ecco come fare.
Il Carnevale è un periodo dell’anno molto bello da vivere, ma forse potrebbe essere un incubo qualora fossimo vittime di alcuni attacchi hacker. In tanti cercano sempre di rubare i nostri dati e anche le informazioni personali più importanti, come i documenti digitali o il conto corrente per esempio, ragione per la quale dobbiamo essere aggiornati dei metodi che usano per farlo.
In particolar modo viene fatto uso di una serie di maniere specifiche per riuscire a mettere in serie difficoltà chiunque, persino coloro che dovrebbero essere i più esperti. Le attività di cui parleremo tra poco sono ben note alle vittime o da chi è ben informati al riguardo, difatti si tratta dei fenomeni Phishing, Vishing e Smishing. In sostanza sono delle e-mail, degli SMS o delle telefonate innocue che, in realtà, spingono i soggetti a compiere alcuni azioni fatali che non dimenticheranno mai più.
I tre attacci hacker più diffusi
Possiamo iniziare citando le mosse di Phishing, ossia delle comunicazioni inviate tramite e-mail, provenienti apparentemente dalla propria banca, nelle quali viene richiesto di aggiornare i propri dati. Tuttavia, quando si accede al link, in realtà si viene reindirizzati ad una copia autentica del sito web della banca, mascherata da banner e marchi ufficiali ovviamente ricostruiti.
Questa pratica, come quelle che vi presenteremo tra poco, può essere riconosciuta per via della presentazione generica senza nessun riferimento al nome e cognome del destinatario. Le e-mail inviate dalle aziende sono sempre firmate e munite di numeri ed indirizzi, dunque è facile capire quelle false.
Un altro fenomeno è lo Smishing, ossia un attacco sotto forma di messaggi SMS. Chi li manda chiede di effettuare un bonifico per pagare una bolletta o una fattura non saldata, quasi costringendo la vittima a dare il proprio denaro senza una valida spiegazione. In alcuni casi, tra l’altro, richiedono persino i documenti; è meglio non rispondere e cancellarlo.
L’ultima di cui vi parliamo è il Vishing, che non è altro che un attacco che avviene telefonicamente. In questo caso i cybercriminali assumono un ruolo specifico per poter ottenere la fiducia della vittima, ma come negli altri casi dobbiamo trovare il pelo nell’uovo: basta qualche domanda precisa per poter incastrare il falso operatore ed evitare di essere truffati.
Ricordate che il miglior consiglio che si può dare in questi casi è di ignorare qualunque messaggio, e-mail o telefonata non sia appartenente ad una vera azienda o non abbia delle giuste referenze da poter fornire in caso di assistenza. Tenendo a mente questi fattori, avremo la possibilità di non essere ingannati da nessuno.