L’azienda si allunga su un binario sempre più green con decisioni consapevoli e la tendenza alla riduzione dell’impronta ecologica del suoi servizi e prodotti
Con l’avvicinarsi dell’apertura della Mobile World Congress, che si inaugura il 28 febbraio, si cominciano a delineare quelle che sono le iniziative che le aziende partecipanti intendono presentare durante questo evento di notevole rilevanza. Molto atteso non solo dagli addetti ai lavori ma anche dagli appassionati del settore.
Ed è proprio in concomitanza di questo appuntamento che Vodafone, attraverso i suoi canali ufficiali, ha anticipato il nuovo progetto che potremo presto sperimentare in Europa, a partire già da questa primavera.
Il tema al centro del dibattito, ovvero il nostro pianeta e la sostenibilità dei mercati, diventa il core delle strategie aziendali. Che puntano a sviluppare un modello virtuoso che faccia non solo da apripista ma anche da traino al comparto della telefonia che vedrebbe in Vodafone una tipologia di gestione di prodotti e servizi più green.
L’obiettivo dell’operatore inglese è quello di allungare il ciclo di vita dei devices. Aveva già compiuto un passo in questo senso, con l’introduzione delle Eco-SIM realizzate in plastica riciclata e inserite in commercio lo scorso ottobre. Ora, grazie alla collaborazione di Reccomerce, farà un ulteriore sprint.
L’economia circolare e come Vodafone promette di allungare la life cycle assessment degli apparecchi telefonici
Le dichiarazioni in merito rilasciate dall’azienda parlano chiaro. La prossima frontiera della loro strategia per il pianeta si incentra sulla realizzazione di un’economia più circolare per i consumatori e per l’industry. Per Vodafone infatti, non si tratta solo di opere come singolo ma anche di collaborare con dei partner, che condividono la stessa vision. Sviluppando programmi innovativi sarà possibile affrontare le istanze sollevate dalla crescita esponenziale dei rifiuti elettronici.
Allungando il ciclo di vita di uno smartphone per un anno in più si potrebbe risparmiare fino al 29% di emissioni di CO2. E non solo. Anche l’acquisto di un device ricondizionato è una scelta in grado di far economia di circa 50kg di CO2 e 164kg di materie prime. Andando a ragionare solo in termini di volumi aziendali, l’ 1 milione di smartphone ricevuti da Vodafone, che verranno poi ricondizionati, saranno in grado di garantire una riduzione di anidride carbonica pari a -50.000 tonnellate.
Come sarà possibile questo? Grazie ad una nuova piattaforma digitale che verrà lanciata a breve. Tramite questa interfaccia il cliente potrà:
- attivare una clausola assicurativa che protegga il dispositivo dai danni accidentali
- effettuare la permuta del proprio apparecchio attraverso l’app
- individuare le modalità di riparazione più veloci
- ed infine vendere smartphone, siano essi usati e ricondizionati
Andando a rendere questo processo digitalizzato, fluido e accessibile, l’azienda gioca la carte dell’incentivo, andando quindi a fornire ai clienti dei canali privilegiati che permetteranno loro di dare indietro alla società i vecchi devices. Questi non saranno più visti come semplici rifiuti ma potranno infine essere valorizzati.