Deve ancora compiere un anno, lo farà il 21 giugno, il giorno dell’anniversario di quel sistema operativo per personal computer, successore di Windows 10, prodotto dalla Microsoft Corporation come parte della famiglia di sistemi operativi Windows NT. Eppure Windows 11 avrebbe già un ipotetico successore.
Quando Microsoft ha presentato il sistema operativo Windows 10, aveva dichiarato che sarebbe stata l’ultima versione. Sicuramente non è stato così: primo perché è arrivato proprio Windows 11 (annunciato a giugno e iniziato a distribuire a settembre-ottobre), secondo perché sarebbe in cantiere già Windows 12.
La rivelazione è del portale tedesco Deskmodder, una notizia confermata anche SwiftOnSecurity, che non sarà una prova, ma quando si comincia a espandere, o si copia (e non è il caso), o ci potrebbe essere qualcosa che bolle in pentola.
Sia chiaro, i rumors non parlano di uno sviluppo immediato, a breve tempo, ma già questa estate Microsoft avrebbe arruolato delle persone per formare un team, con un chiaro intento: ciò che è stato iniziato con Windows 10 X, per fare tutto di nuovo, verrà implementato in Windows 12. Le ultime modifiche nell’Insider mostrerebbero già dove starebbe andando il percorso.
SwiftOnSecurity ha suscitato un enorme livello di interesse ed entusiasmo dopo aver suggerito che Microsoft sta già lavorando alacremente su Windows 12. Il lancio di Windows 11 potrebbe essere andato bene, ma l’esperto di sicurezza informatica e Microsoft MVP hanno twittato dicendo che il successore è già in cantiere.
Durante il fine settimana sarebbe apparso un tweet con la scritta “secondo una fonte Microsoft, Windows 12 è già in fase di sviluppo e richiederà due TPM“. Poi quel cinguettio è sparito, non il silenzio di quello che potrebbe accadere. Anche Deskmodder.de, solitamente affidabile, sembra sostenere la storia che presenta lo sviluppo di Windows 12 come un dato di fatto.
Sia Swift on Security sia Deskmodder, a ruota anche molti portali sostengono questa tesi: le fonti non vengono rivelate, ma tutte affermano che le informazioni provengono direttamente da Microsoft. Il colosso di Redmond starebbe pensando di di abbandonare parte della vecchia base di Windows che fa parte di tutte le versioni del sistema operativo, incluso Windows 11.
Sebbene Microsoft non abbia confermato nulla di tutto ciò, le build correnti di Windows 11 Professional e le versioni finali richiederanno già un account Microsoft durante l’installazione e la modifica potrebbe essere in preparazione per la prossima versione di Windows.
Microsoft Pluton è un chip di sicurezza che l’azienda ha sviluppato in collaborazione con AMD, Intel e Qualcomm. A differenza dei chip TPM, Pluton è integrato direttamente nella CPU. L’architettura limita o elimina alcune forme di attacco che vengono livellate contro le attuali configurazioni con chip TPM.
I dispositivi Windows con Pluton utilizzeranno il processore di sicurezza Pluton per proteggere credenziali, identità utente, chiavi di crittografia e dati personali. Nessuna di queste informazioni può essere rimossa da Pluton anche se un utente malintenzionato ha installato malware o ha il completo possesso fisico del PC. Pluton fornisce anche l’esclusiva tecnologia SHACK (Secure Hardware Cryptography Key) che aiuta a garantire che le chiavi non vengano mai esposte al di fuori dell’hardware protetto.
Lenovo è stato il primo produttore a includere Microsoft Pluton su alcuni dei suoi dispositivi. L’azienda non ha abilitato il chip per impostazione predefinita. Senza un’opzione per disabilitare Pluton, l’hardware del dispositivo sarebbe bloccato e gli utenti non potrebbero installare altri sistemi operativi.
Il sistema operativo Windows 10 di Microsoft è supportato fino al 2025, Windows 11 non ha ancora una data di fine del supporto finale. Queste le certezze: il resto verrà da sé.
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