La Mela ha venduto molti dei suoi primi dispositivi, ma non tutti sanno che, uno tra loro, era molto speciale per un motivo particolare. Quale?
Quasi 50 anni fa, Apple aveva iniiato a vendere il suo primo dispositivo, ossia l’Apple-1. Si tratta del computer sviluppato da Steve Wozniak e Steve Jobs, i quali avevano prodotto ben 200 copie diverse di questo modello che poi avrebbe dato il via all’immensa storia della società.
Tuttavia, sapevate che fra questi device c’è ne era uno con un numero di serie scritto a mano? È divenuto il dispositivo più misterioso in circolazione perché non si è mai saputo chi scrisse quelle cifre, o almeno, fino ad oggi: l’analisi della grafia ha finalmente svelato chi lo firmò. Prima, però, occorre ripercorrere la storia del prodotto.
Steve Wozniak, il 5 marzo del 1975, partecipò al raduno dell’Homebrew Computer Club nel garage di Gordon French a Menlo Park, e ispirato dal gruppo – amante dei computer – decise di costruire un suo dispositivo da solo, ma con la differenza che avrebbe fatto uso di un tastiera e che si potesse collegare a uno schermo.
Dopo aver presentato il progetto al club, lui e l’amico Steve Jobs iniziano a condividere i propri schemi di produzione cercando si trasformare quella passione in un vero e proprio lavoro. Ovviamente i risultati ci furono a quanto pare, sennò non staremmo qui a parlare di loro, giusto?
Comunque sia, dopo alcuni accordi e discussioni, riuscirono a vendere una cinquantina di computer al Byte Shop in Mountain View, portando 200 dispositivi ad arrivare ufficialmente in commercio. Di questi ne esistono ancora 82, mentre 80 di loro hanno un codice seriale scritto sulla mainboard, che recita “01-00##“
Tutti avevano negato di averlo fatto. Steve Jobs era escluso a priori, Steve Wozniak pure, Daniel Kottke, che assemblò e testò le schede, non poteva essere stato, mentre Paul Terrell, il proprietario del Byte Shop e che credette per primo in Apple, affermò di non c’entrare nulla in tutta questa faccenda. Ma allora, chi è stato?
Achin Baquè, che ha creato l’Apple-1 Registry, volle andare in fondo alla questione per risolvere definitivamente il mistero. Per farlo portò due dei computer a Los Angeles per mostrare le scritte a PSA, una una compagnia specializzata nell’autenticazione della grafia. All’inizio fu difficile per un motivo soltanto: la società lavora sulle firme nelle carte sportive, non sui computer di quasi mezzo secolo fa.
In ogni caso lavorarono per oltre tre mesi, analizzando la piegatura dei numeri, la precisione del tratto, la pressione della penna e la dimensione dei numeri. Confrontarono le firme con tutti coloro che ebbero modo di toccare il dispositivo, cercando di capire se potesse esserci un riscontro. E ci fu eccome: a quanto pare scrisse quelle cifre proprio Steve Jobs, seppur non si sappia il motivo reale.
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